I ricordi sono una cosa meravigliosa.
Eppure, possono bruciare come il fuoco più ardente, infuriare e consumare chi li possiede, o tagliare come spade crudeli. Posso includere un ricordo in una gemma, stringerlo nella mano, consegnarlo a un altro e, purtuttavia, serbarlo nella mia mente, dove sbiadirà a poco a poco, come i sentieri che conducono nei luoghi più amati, coperti dalla vegetazione e perduti per sempre.
Che cos’altro è un essere umano, se non un mucchio di ricordi?
Quale migliore tesoro possono conservare i vecchi per riscaldarsi e deliziarsi ogniqualvolta frugano nel sacco delle proprie memorie?
E quale più orrendo crimine può esistere se non quello di derubare un uomo dei suoi ricordi?
Solo i miei baci dovrebbero fargli ciò… e solo quando Mystra lo ritenga necessario. Tuttavia una creatura chiamata Nergal osò giocare un tale scherzo al mio uomo. Io, Alassra, feci pagare a Nergal un prezzo adeguato e fui dannata nella mia vendetta, ma non m’importa, e lo rifarei se necessario.
Non temo nulla e morirò da temeraria. Gli Stolti di Thay e di altri luoghi mi conoscono per i miei incantesimi di morte e per la mia furia. Spesso mi domina, e gli uomini mi chiamano «pazza», quando invece dovrebbero usare parole come «avventata» o «accecata dalla brama di sangue». Mi piace distruggere, lo ammetto, ma so anche proteggere e difendere, e trattare con gentilezza.
Qui ho fatto entrambe le cose e spiego a tutti coloro che leggono delle gentilezze che tanto amo la ragione per cui sarei pronta a sacrificare la mia vita, nonché il mio corpo, per quest’uomo di nome Elminster, anche se non possedesse più magia d’un contadino analfabeta. Alcuni obietteranno che ho messo per iscritto segreti che gli occhi mortali non avrebbero mai dovuto conoscere, e a costoro io rispondo due cose: «L’ho fatto davvero?» e «Non m’importa!». Altri sostengono che la sacra Mystra e altre emanazioni della volontà divina mi castigheranno per averlo fatto… eppure io sono ancora qui, impenitente.
Perciò venite, e leggete i segreti. Prestate attenzione alla storia che narro e imparate, oppure ignoratela e voltatevi, proseguendo inermi per il resto del vostro cammino, che sarà indubbiamente breve. Scegliete in totale libertà.
Io sono la Regina delle Tempeste, e non minaccio mai. Prometto.