Ordinasti ai soldati di abbassare le armi quando vedesti il cambiamento della bandiera. O Bella aveva la forza di distruggerti, o sarebbe morta. Sapevi che non avrebbe fatto ricorso ai trucchi. I tuoi uomini abbassarono le armi e la città fu tua. La gente si riversò nelle strade per accoglierti, anche se in verità non ti aveva desiderato quando avevi ritardato il tuo arrivo. Tu indossasti la Corona delle Corna, nelle strade.
Abbracciasti Zymas; salutasti Sleeve con un inchino; guardasti Enziquelvinisensee Evelvenin e dicesti: — Sì, ti conosco.
Tutti i soldati di Bella, tutti i cortigiani che l’avevano adulata, tutti i mercanti che avevano profittato del suo regno, tutti i servitori che l’avevano amorosamente accudita, tutti i magistrati che avevano applicato le sue leggi… tu li perdonasti tutti.
Trovasti il suo corpo sull’altare, e il bambino sotto di lei. Li facesti portare sulla riva del fiume. Li facesti bruciare, e le loro ceneri spargere sul fiume. Era la stessa acqua dove avevi fatto spargere un milione di fiori per accogliere la Principessa dei Fiori. Era la stessa acqua che avevi attraversato, benché fosse rapida e fredda, per dare un figlio alla moglie di un contadino.
Adesso con le tue truppe attendi alla base della ridotta sulla montagna, neppure un castello vero e proprio. Dentro di essa, sai che attende Orem Fianchi-Magri, e con lui, immagini, un esercito, o un mago di terribile potenza. Ti dirò chi attende:
Un ragazzo senza orecchie, capace di rubare una borsa di denari o maneggiare un Querulo; potrà ferire un soldato o due, prima di essere ucciso;
un uomo di nobile famiglia, un cortigiano, il migliore di quelli che erano al seguito della Regina Bella. Ne ferirà a morte cinque, prima di morire;
una donna di alto rango, che serve il Piccolo Re perche Orem Fianchi-Magri le ha insegnato a valutare più la pietà della giustizia, più la virtù del rango;
un giovane uomo di diciott’anni, dai capelli scuri e dalla carnagione pallida, con il sangue di un Re nelle vene e il peso del mondo nel cuore. Fugge da te solo perché i suoi amici glielo comandano. Non gli importa nulla di te. Ha pena solo per le ceneri che hai sparso sul fiume.
Dio non è con lui. Le Dolci Sorelle non sono con lui. Il Cervo non è con lui. Ha portato a termine il compito per il quale lo avevano allevato; non hanno più bisogno di lui.
Scrivo questo di mia mano. Scrivo questo nella tua tenda. Te lo darò questa sera; quando tornerai nella tenda lo troverai. Se ora l’hai letto sai che è la verità.
Credevi che solo maghi e streghe avessero dei poteri? Mi sono punta un dito e ho premuto il sangue vivo sulla pagina. Ho scritto due benedizioni, che nessuno tranne te può leggere. Se sei il genere d’uomo che mantiene strettamente fede al suo giuramento e uccide l’usurpatore chiamato Orem Fianchi-Magri, chiamato Piccolo Re, allora vedrai solo la benedizione che ti darà la forza per finire il tuo lavoro in fretta e ucciderlo domattina.
Ma se sei un uomo che è misericordioso anche malgrado se stesso, allora vedrai solo la benedizione che guarirà il tuo cuore e ti riconcilierà con tuo figlio. Io ti amerò in qualsiasi modo tu sarai, e in verità non so quale fine Orem preferirebbe fare, se potesse scegliere.
Adesso sai che uomo sei, Palicrovol. Adesso sai il tuo nome. Questa è la fine della storia. Pensavi che fosse la storia di Orem Fianchi-Magri? Il suo racconto è finito quando Giovane è morto. Nella sua breve vita si è già guadagnato un nome: Speranza del Cervo. Ma tu: vieni ora da me, marito mio, e dimmi quale delle benedizioni che ti ho dato hai saputo ricevere.