«Il Popolo chiama a deporre il Tosok di nome Stant.»
Stant si alzò da una delle sei sedie per i Tosok e attraversò il cancelletto per arrivare davanti al giudice Pringle.
«Lei giura o dichiara solennemente» disse l'impiegato «che la testimonianza che renderà nel processo che ora si svolge di fronte a questa corte sarà la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità, con l'aiuto di Dio?»
«Lo giuro»
«Dichiari il suo nome, prego.»
«Stant. Fonetica: S-T-A-N-T.»
«Sieda.» Mentre Stant giurava, un impiegato aveva sostituito la poltrona del banco dei testimoni con un'altra sedia per Tosok. Stant si sistemò sulla sedia.
Linda Ziegler si alzò. «Stant, prima di cominciare, penso sia necessario parlare un momento del giuramento che ha appena fatto. Lei conosce la differenza tra mentire e dire la verità?»
«Naturalmente.»
«Lei ha detto io giuro' quando è stato detto 'con l'aiuto di Dio'?»
«Sì.»
«I Tosok credono in un'entità superiore?»
«Sì.»
«Quest'entità è considerata come il creatore?»
«Sì, lei è la creatrice dell'universo. E di alcune forme viventi.»
«E lei personalmente crede in questa entità?»
«Sì.»
«Quindi quando lei invoca l'aiuto di Dio per dire la verità, lei si rivolge di fatto a un potere in cui crede?»
«Sì.»
«Lei capisce il peso che diamo alla verità durante un processo, vero?»
«Mi è stato spiegato a lungo. Dirò la verità.»
«Grazie… e mi scusi per averle fatto queste domande. Ora, per favore, Stant, ci dica: in che rapporti è con l'imputato Hask?»
«Sono il suo fratellastro.»
Ziegler era visibilmente nervosa. «Prego?»
«Credo di aver usato il termine correttamente. Abbiamo la stessa madre, ma padri diversi.»
Ziegler lanciò un'occhiata a Dale. Dale era scioccato quanto lei dalla rivelazione, ma mantenne un'espressione impassibile. Quindi guardò indietro verso Dale, dove era seduto Nobilio; anche lui aveva sul viso un'espressione assolutamente sorpresa: sopracciglia inarcate, bocca aperta. Era una semplice domanda pro forma, di apertura, e Ziegler si aspettava senza dubbio che la risposta fosse 'sono suo compagno di bordo' oppure 'è un mio collega', oppure qualcosa di altrettanto ovvio. Tentò visibilmente di ricomporsi. «È il suo fratellastro» ripeté.
Il ciuffo di Stant si mosse avanti e indietro; il cenno dei Tosok per annuire. «Sì.»
«Vostro Onore,» disse Ziegler «chiedo il permesso di trattare il teste come ostile.»
«Io non sono ostile» disse Stant.
Il giudice Pringle guardò Stant. «Per ostile intende veementemente contrario alla tesi dell'Accusa. Ora la prego di non parlare più finché non avrò deliberato sulla questione.»
«Vostro Onore,» disse Dale, alzandosi in piedi e allargando le braccia gigantesche, «la Difesa obietta. Stant non ha mostrato alcuna ostilità.»
«Vostro Onore,» disse Ziegler «sarebbe opportuna una certa elasticità.»
Pringle fece un'espressione corrucciata. «Essere fratello di qualcuno non conferisce necessariamente uno stato di ostilità. Inoltre, noi non sappiamo nulla dei legami familiari tra i Tosok. Mi riservo di esprimermi quando li conosceremo.»
«Molto bene» disse Ziegler. Si voltò verso Stant. «Vediamo di conoscerli un pochino, allora. Come mai lei è il fratellastro di Hask?»
«Ho i genitali maschili. Altrimenti sarei la sua sorellastra.»
La giuria rise. Ziegler mostrò fastidio. Dale si sentì solidale con lei. Non aveva idea di cosa ne sarebbe venuto fuori, ed era una situazione che non sarebbe piaciuta a nessun avvocato. «Lei è il prodotto di una rottura in famiglia?»
«Casa nostra era intera.»
«No, no. Quello che volevo dire è se i suoi genitori hanno divorziato. Come mai la stessa femmina ha avuto figli da due maschi diversi?»
«Mia madre ha avuto figli da quattro maschi, naturalmente» disse Stant.
«Quattro maschi» disse Ziegler battendo le palpebre.
«Esatto.»
Ziegler fece una pausa, apparentemente cercando di formulare la domanda giusta. Alla fine guardò di nuovo Dale, come se lo avvertisse di non obiettare solo per il gusto di farlo, e disse a Stant: «Forse potrebbe spiegarci come avviene la riproduzione dei Tosok… se non è una questione troppo privata.»
«Non è privata, anche se non è nostra abitudine parlare dei meccanismi interni del corpo, tranne quando ci consultiamo con un medico-prete. Del nostro esterno siamo responsabili noi, ma la parte interiore appartiene a Dio.»
Tutti aspettavano che Stant proseguisse. Dopo qualche istante il giudice Pringle disse con calma, «Stant, lei dovrebbe rispondere alla domanda.»
Il Tosok rimase in silenzio per un altro po', poi il suo ciuffo si divise, a segnalare un'alzata di spalle. «Per un breve periodo della sua vita la femmina dei Tosok è in grado di riprodursi.» Distolse lo sguardo dagli altri Tosok in aula. «Durante quel periodo ognuno dei suoi quattro uteri viene fecondato nello stesso giorno — di solito da quattro maschi diversi, ma in alcuni casi devianti lo stesso maschio feconda più uteri. Normalmente però i quattro figli avranno la stessa madre, ma padri diversi.»
«Capisco» disse Ziegler. «Bene, allora…»
«Avvocato Ziegler» disse il giudice Pringle interrompendo dalla sua postazione. «Qui c'è solo un punto rilevante, quindi cerchiamo di arrivarci.» Il giudice stesso si rivolse a Stant. «Stant, sulla Terra è normale che le persone abbiano dei sentimenti di straordinaria fedeltà verso i parenti stretti — così forti che potrebbero tendere a proteggerli anche se hanno commesso un atto illegale. Funziona così nel vostro mondo?»
Stant ci pensò un attimo, poi: «Oltre ad Hask, ho altri due fratellastri da parte di mia madre. Inoltre, mio padre ha fecondato altre tre femmine, naturalmente, e quindi anche i prodotti di quelle unioni sono miei fratellastri. Essere fratellastri di qualcuno è una cosa normale, e quasi tutti mi sono parenti in qualche modo. Per esempio, io e Rendo» indicò il Tosok con la pelle turchina «siamo parenti da parte di madre, anche se non direttamente come con Hask. Queste questioni ci interessano poco; non circoscrivono le nostre relazioni interpersonali.»
«Grazie» disse il giudice Pringle. «Richiesta di stato di ostilità respinta. Prego, proceda con il normale interrogatorio, avvocato Ziegler.»
Ziegler annuì. «Stant, ci dica qual è la sua professione.»
«Sono un biochimico.»
Ziegler sembrò sollevata per la risposta, che questa volta era quella che si aspettava. «E dove è stato addestrato per questa disciplina?»
Dale si alzò. «Obiezione, Vostro Onore. La Corte non ha modo di verificare.»
«Respinta.»
«Può rispondere alla domanda, Stant.»
«Sotto Kest ‹click› a Deta ‹pop› darl.»
Dale si alzò di nuovo. «Vostro Onore, questo è incomprensibile. Obiettiamo con fermezza.»
«Obiezione respinta. Si sieda, avvocato Rice.»
Ziegler annuì per ringraziare il giudice. «Proviamo in quest'altro modo, Stant. Quanto tempo sono stati sulla Terra i Tosok?»
«Circa 1,2 anni terrestri.»
«E il suo addestramento in biochimica è durato più di 1,2 anni terrestri?»
«Molto di più.»
«Quindi è cronologicamente impossibile che ci sia un essere umano più esperto di lei in biochimica Tosok?»
«Ne consegue. Sì.»
«Ci sono sette Tosok sulla Terra, giusto?»
«Giusto.»
«Lei è più esperto in biochimica di Hask?»
«Sì.»
«Più esperto in biochimica di Kelkad?»
«Sì, lo sono.»
«Più di Rendo?»
«Sì.»
«Più di Torbat e Dodnaskak?»
«Sì. Sì.»
«Più di Ged?»
«Sì.»
«Quindi, Stant, si può dire che lei sia il maggiore esperto di biochimica Tosok tra voi sette?»
«Sì.»
«E abbiamo già stabilito che è più esperto di biochimica Tosok di quanto possa essere un umano, vero?»
«È così.»
«Obiezione» disse ancora Dale. «Affermazione infondata.»
«Respinta. La Corte è soddisfatta delle credenziali di Mr. Stant, ed è lieta di avere il più grande esperto nel mondo di ciò che abbiamo davanti, qualsiasi cosa sia.»
«Ora, Stant» disse Ziegler. «Voglio chiederle della pelle dei Tosok.»
«Prego.»
«Ci sembra di capire che i Tosok possono cambiare pelle.»
«È esatto.»
«Con quale frequenza capita?»
«Il ciclo è molto preciso. Succede ogni…» Fece una pausa, tirò fuori il suo computer tascabile, e digitò sulla tastiera a croce. «Una volta ogni mille e centoquaranta giorni terrestri.»
«E perché si cambia pelle? Per adattarsi a cambiamenti nelle dimensioni?»
«Obiezione! La domanda è formulata in modo da suggerire la risposta.»
«Permetterò una certa elasticità in questo caso» disse Pringle. «Stiamo cercando di esplorare un nuovo territorio senza far slittare i tempi. Respinta.»
«Sì, è esatto» disse Stant. «Durante la loro vita i Tosok continuano a crescere — non di tanto, ma abbastanza perché il tegumento alla fine si rompa e cambi.»
«È un atto volontario o involontario?»
«Normalmente è involontario.»
«Che cosa intende per 'normalmente'?»
«Normalmente la muta avviene senza il nostro intervento. Ma esiste un agente chimico che può indurla.»
«Questa sostanza chimica» disse Ziegler. «Come si applica?»
«Una soluzione per uso topico.»
«In altre parole vuol dire che si sparge sulla pelle, giusto?»
«Sì. E una volta applicata alla pelle ne provoca un leggero restringimento — ha lo stesso effetto di una leggera crescita del corpo: la pelle si spacca.»
«La pelle dei Tosok è effettivamente composta da squame?»
«Sì, anche se le nostre squame confinano semplicemente l'una con l'altra; non si sovrappongono come quelle dei vostri pesci o rettili.»
«Durante questo processo si perdono delle squame?»
«Sì, ma si perdono anche prima della normale muta.»
«Questa sostanza chimica di cui ha parlato — è diffusa?»
«Sulla Terra? Dubito che esista.»
«Ma potrebbe essere nella scorta della vostra nave?»
«Sì.»
«Come mai?»
«In caso di ustioni gravi, per esempio, il trattamento migliore è forzare la muta prematura della pelle danneggiata.»
«Che cosa si fa normalmente con la pelle vecchia?»
«Viene eliminata.»
«In qualche modo particolare?»
«No. Viene semplicemente buttata via.»
«Grazie, Stant. Ora passiamo a un altro argomento. I Tosok hanno un apparato circolatorio?»
«Sì.»
«Potrebbe descriverlo per favore?»
Stant ruotò gli occhi frontali verso il giudice Pringle. «Parlare della copertura esterna del corpo è una cosa, ma i meccanismi interni sono davvero una cosa di cui non parliamo in pubblico, Vostro Onore.»
«Me ne rendo conto» disse il giudice. «Ma abbiamo proprio bisogno di queste informazioni.»
Per un po' Stant rimase in silenzio. «Io… forse sarei meno in imbarazzo se non fossero presenti altri Tosok.»
«Le nostre leggi prevedono che l'imputato sia presente» disse Pringle «ma se vuole chiederò agli altri Tosok di lasciare l'aula.»
Dale girò sulla poltrona per guardare i sei alieni che sedevano vicino al banco della guardia giudiziaria.
«Anche noi preferiremmo uscire» disse Kelkad.
«Molto bene» disse Pringle.
I Tosok si alzarono dalle loro sedie speciali. I loro lunghi passi li portarono velocemente dall'altra parte dell'aula. Dale vide che cinque dei loro ciuffi si muovevano in un modo che lui associava al sollievo. Quello di Ged non si muoveva, però. Ma Ged poteva essere l'equivalente Tosok di un vecchio sporcaccione.
Una volta che la porta dell'aula fu chiusa dietro all'ultimo Tosok, Dale e tutti gli altri rivolsero nuovamente la loro attenzione a Stant.
«Grazie, Vostro Onore» disse il teste.
«Dunque,» disse Ziegler «le avevo chiesto dell'apparato circolatorio dei Tosok.»
«Sì» disse Stant. Si fermò per un istante, come se si preparasse a parlarne, poi: «Abbiamo quattro cuori, qui, qui, qui, e qui.» Indicò quattro punti equidistanti sul fondo del tronco. «Abbiamo anche quattro polmoni, ognuno dei quali è a sezione semicircolare, che si trovano direttamente sopra ogni cuore. I cuori pompano sangue ossigenato per tutto il corpo attraverso i polmoni.»
«Tranne la quantità e la posizione degli organi, è sostanzialmente la stessa cosa che accade dentro un corpo umano, giusto?»
«Direi di sì.»
«Lei ha parlato di sangue. Quali sono gli elementi che compongono il sangue Tosok?»
«È composto di un plasma che ha una composizione chimica simile all'acqua marina del nostro mondo. In questo plasma fluttuano diverse strutture particolari, tra cui i portatori di ossigeno, strumenti per riparare i danni e combattere le infezioni, e componenti nervosi liberi.»
Dale sentì Frank Nobilio che commentava 'affascinante' dietro di lui.
«Componenti nervosi liberi?» ripeté Ziegler.
«Sì. Ognuno di noi ha un kivart — un organo che li produce. Sono fondamentali per il nostro controllo muscolare.»
«Che succede al vostro sangue se viene esposto all'aria?» chiese Ziegler.
«Si cristallizza, formando una copertura protettiva sopra alla ferita.»
«E di che colore sono questi cristalli?»
«Rosa.»
«Le mostro la prova numero quarantadue dell'Accusa, che è un campione di cristallo rosa prelevato dallo sterno del dottor Calhoun. E, Vostro Onore, vorrei introdurre la prova numero sessantatré dell'Accusa — l'analisi dei cristalli effettuata dal dipartimento di Chimica della UCLA.»
«Avvocato Rice?»
«Va bene.»
«Verbalizzare.»
«Ora, Stant, guardando questi cristalli, e l'analisi della loro composizione chimica, ha un'idea di che sostanza possa essere?»
«È sangue — sangue Tosok.»
«Sangue di uno di voi sette?»
«Questo non posso dirlo dalle prove presentate qui. Potrebbe essere sangue di un Tosok o anche di un animale proveniente dal nostro mondo.»
«Ma è sangue Tosok o di una forma di vita correlata?»
«Certamente.»
«Lei ha citato le strutture particolari presenti nel sangue Tosok, Stant. Sono cellule?»
«Molte lo sono, sì.»
«E le cellule dei Tosok contengono la mappa genetica dell'individuo?»
«Sì.»
«Questa mappa è codificata dall'acido desossiribonucleico?»
«No.»
«La codificazione chimica è simile al DNA?»
«Non so davvero nulla del DNA, anche se in passato, prima che capissero il nostro imbarazzo nel parlare dei meccanismi interni, il dottor Smathers e il dottor Nobilio me ne hanno parlato. La nostra molecola genetica ha un codice binario, indicato dalla presenza o assenza di gruppi metilici.»
«Senza addentrarci oltre in questa fase nei dettagli del metodo di codificazione, si può dire che c'è una vasta gamma di informazioni che possono essere codificate?»
«Sì.»
«Quindi, dato che il sangue Tosok contiene delle cellule, e queste cellule contengono informazioni genetiche che variano molto, è possibile identificare un individuo da un campione di sangue?»
Stant guardò il giudice, guardò Dale, poi guardò di nuovo Ziegler. C'era un grosso orologio analogico sulla parete di fondo dell'aula; faceva un ronzio forte quando la lancetta dei minuti avanzava di una posizione. «Vorrei appellarmi al Quinto Emendamento» disse alla fine Stant.
Il pubblico mormorò. «Pr… prego?» disse Ziegler.
«Credo di aver detto la frase correttamente. Mi appello al Quinto Emendamento.»
Dale Rice e Michiko Katayama si consultarono al tavolo della difesa. Frank si sporse dalla fila dietro a loro. I giornalisti prendevano appunti all'impazzata.
«A quale parte del Quinto Emendamento si riferisce?» chiese Ziegler.
«Nessun individuo può essere costretto in alcun procedimento penale a testimoniare contro se stesso.»
«E in che modo si applicherebbe a questa situazione?» chiese Ziegler.
Dale si alzò. «Obiezione, Vostro Onore! Il teste ha rivendicato un suo diritto.»
«Avvocati, avvicinatevi» disse Pringle.
Dale, Ziegler, e i loro assistenti si avvicinarono al giudice. «Che cosa succede, avvocato Ziegler?» chiese Pringle impaziente.
«Non ne ho idea, Vostro Onore.»
«Stant ha un avvocato?»
«Voglio farlo io» disse Dale.
«Non penso che sia opportuno» disse Pringle. «C'è motivo di credere che non capisca il Quinto Emendamento?»
«È naturale che lo capisce» disse Dale. «È ovvio. L'avvocato Ziegler vuole introdurre il concetto che il sangue dei Tosok può essere geneticamente decodificato. Appellandosi al Quinto, Stant sta chiaramente dicendo di no, che non è possibile — e quindi quella che voi avete interpretato come prova contro Hask può essere anche una prova contro di lui.»
«Oppure» disse Michiko «c'è un'altra possibilità. Sta dicendo che poiché Hask è il suo fratellastro, loro hanno lo stesso tipo di sangue Tosok, e quella prova incriminerebbe sia Stant che Hask.»
Il giudice Pringle si mordicchiò le labbra. «Vorrei che non fosse successo davanti alla giuria. Va bene, allontanatevi.»
Gli avvocati si allontanarono dal banco.
«Avvocato Ziegler» disse il giudice Pringle. «Può proseguire se ha domande che non rientrano nell'ambito per il quale Mr. Stant è ricorso al diritto di non rispondere.»
Ziegler guardò Stant, poi scrollò le spalle. «Non ho altre domande.»
«Avvocato Rice?»
Dale non era ancora arrivato a sedersi. Si voltò. «Mr. Stant, esistono circostanze non legate alla muta della pelle per cui un Tosok può perdere delle squame?»
«Certamente.»
«Per esempio?»
«Abrasioni.»
«Vuole dire che se sbattete da qualche parte alcune squame potrebbero cadere.»
«L'urto dovrebbe essere forte, ma può succedere.»
«È possibile togliersi deliberatamente delle squame?»
«Farebbe male, ma è possibile.»
«Lei ha parlato di una sostanza chimica che può indurre la muta.»
«Sì, si chiama despodalk.»
«Questo despodalk… lei ha detto che viene normalmente tenuto nelle scorte della vostra nave?»
«Esatto.»
«Per scopi di carattere medico?»
«Giusto.»
«E avete controllato se mancava del despodalk?»
«Su richiesta del detective Perez, sì.»
«E mancava?»
«Non secondo l'inventario, ma…»
«Grazie. Ora…»
«No, aspetti…»
«In questa fase sono io a controllare le risposte alle domande, Mr. Stant. Lei non può interrompermi.»
«Ma voi mi avete fatto giurare — invocando Dio mentre lo facevo — che avrei detto la verità, tutta la verità, e nient'altro che la verità, e…»
«Vorrei andare avanti» disse Dale.
Stant si girò verso il giudice. «La mia risposta non è completa.»
Pringle annuì. «Permetto a Mr. Stant di completare la sua risposta.»
«Grazie» disse Stant. «La quantità di despodalk a bordo della nostra nave corrispondeva alla quantità prevista dall'inventario. Ma l'inventario viene tenuto in un file aperto a tutti; se qualcuno avesse voluto modificarlo, avrebbe potuto. Sarebbe stato facile prendere un contenitore della sostanza e alterare l'inventario facendo apparire che non fosse stato preso niente. Personalmente non so quanto despodalk ci fosse quando abbiamo lasciato il nostro mondo, e quindi non ho modo di sapere se l'attuale inventario è stato modificato.»
«Vostro Onore,» disse Dale «chiedo che quest'ultima dichiarazione venga cancellata dal verbale.»
«Vostro Onore,» disse Ziegler «reintrodurrò esattamente la stessa cosa nel controinterrogatorio.»
«Il commento rimane» disse il giudice Pringle. «Andiamo oltre.»
«Touché, Vostro Onore…» disse Dale. «Non ho altre domande.»
«Contointerrogatorio?» disse Pringle.
Ziegler si alzò. «Solo pochi punti, Vostro Onore. Mr. Stant, questo agente chimico che induce la muta della pelle…»
«Despodalk.»
«Presumo che i vostri veicoli da atterraggio siano dotati di kit di pronto soccorso, no?»
«Sì.»
«E questi kit contengono il despodalk?»
«No.»
«Quindi l'unico modo per averne qui sulla Terra era averci pensato in anticipo e averlo preso dall'astronave madre, esatto?» Ziegler stava chiaramente parlando di premeditazione.
«È esatto.»
«Grazie. Ora, Mr. Stant, lei ha detto di essere il fratellastro dell'imputato…»
L'idea colpì Dale come un lampo — proprio come era senza dubbio accaduto a Ziegler non appena ebbe finito il suo interrogatorio. Se Stant e Hask erano fratellastri, e se erano nati quasi simultaneamente, e se le mute della pelle avvenivano regolarmente, allora le loro mute avrebbero dovuto essere sincronizzate. Ma Stant non aveva cambiato pelle da quando era arrivato sulla Terra, mentre Hask l'aveva cambiata quattro mesi prima — il che induceva fortemente a pensare che la muta di Hask doveva essere stata indotta deliberatamente, presumibilmente per consentirgli di disfarsi della sua pelle intrisa di sangue. Dale scattò in piedi immediatamente. «Obiezione! Controinterrogatorio irregolare! La domanda sul rapporto tra Stant e Hask è stata fatta durante il primo interrogatorio e avrebbe dovuto fermarsi lì.»
«Vostro Onore, voglio semplicemente chiarire alcuni punti dei rapporti di parentela dei Tosok.»
«Non se ne parla, Linda.»
«Avvocato Rice…» disse Pringle.
«Mi spiace Vostro Onore» disse Dale, voltandosi ora a guardare il giudice. «Ma i legami familiari sono stati affrontati durante l'interrogatorio dell'avvocato Ziegler, che ora può toccare solo gli argomenti sollevati durante il mio controinterrogatorio.»
«Accolta» disse Pringle. «Conosce le regole, avvocato Ziegler.»
«Molto bene. Stant, lei ricorda che durante il controinterrogatorio l'avvocato Rice le ha parlato della muta della pelle. Ora, lei ha detto che questa avviene naturalmente secondo uno schema fisso e prevedibile, esatto?»
«Esatto.»
«E questo schema sarebbe sincronizzato con…»
«Obiezione!»
«Si fermi qui, avvocato Ziegler.»
«Ma, Vostro Onore…»
«Si fermi.»
«Sì, Vostro Onore.»
«Se ha delle domande opportune, allora può proseguire. Altrimenti riprenda posto.»
Ziegler ci pensò per diversi istanti. Alla fine alzò le spalle e si rimise a sedere. «Non ho altre domande, Vostro Onore.»
Dale guardò la giuria. Alcune facce erano perplesse, ma diverse altre annuivano lentamente. Avevano fatto lo stesso ragionamento di Dale e Ziegler, e senza dubbio lo avrebbero condiviso con gli altri subito dopo la fine della sessione, nonostante il monito a non discuterne.
Il danno era fatto.