Più tardi dissi: — La droga ti ha dato quel che cercavi, Schweiz?
— In parte.
— Come, in parte?
— Cercavo Dio, Kinnall, e non l’ho trovato veramente. Ma ho ricavato da quest’esperienza un’idea migliore dove cercare. Quel che ho trovato è stato come non essere più solo. Come aprire completamente il proprio cuore ad un’altra persona. È il primo passo sulla strada che voglio percorrere.
— Si è contenti per te, Schweiz.
— Devi ancora parlarmi in terza persona?
— Non riesco a fare diversamente — dissi. Mi sentivo stanchissimo. Cominciavo di nuovo ad avere timore di Schweiz. Provavo ancora affetto per lui, ma il sospetto tornava a poco a poco. Mi stava usando per qualche suo fine? Traeva qualche piccolo sporco piacere da quel nostro rivelarci? Mi aveva spinto a diventare un esibizionista. La sua insistenza nel farmi dire «io» e «me», era un simbolo della mia liberazione, qualcosa di bello e di puro come egli dichiarava o era soltanto un rotolarsi nel fango? Ero troppo nuovo a quel gioco. Non potevo restar lì tranquillamente seduto mentre un uomo mi diceva «Io ti amo».
— Esercitati — disse Schweiz. — lo, io, io, io.
— Basta. Per favore.
— È così doloroso?
— È nuovo, è strano. Ho bisogno… ecco, vedi, ho bisogno di calarmi in tutto questo in modo più graduale.
— Prendi tutto il tempo che vuoi, allora. Non ti metto fretta. Ma non fermarti.
— Si proverà. Io proverò — dissi. — Bene.
E dopo un momento: — Vorresti provare ancora la droga?
— Con te?
— No, non con me, non credo che sia necessario. Con qualcuno come la tua sorella di legame. Se te ne offrissi un po’, la prenderesti con lei?
— Non lo so.
— Ti fa paura la droga, adesso?
Scossi la testa. — Non mi è facile rispondere. Ho bisogno di tempo per familiarizzarmi con quest’esperienza. Ho bisogno di tempo per pensarci su, Schweiz, prima di ripeterla.
— L’esperienza l’hai già fatta, hai visto che può venirne soltanto del bene.
— Forse, forse.
— Non c’è nessun dubbio!
Aveva un fervore evangelico. Il suo ardore mi tentava di nuovo.
Con cautela dissi: — Se se ne potesse avere ancora, prenderei in seria considerazione la possibilità di riprovarla. Con Halum, forse.
— Bene!
— Non subito, più tardi, fra tre o quattro cicli lunari.
— No, più tardi — disse Schweiz.
— Perché?
— Quella che abbiamo usato stasera era tutta la droga che avevo. Non ne ho più.
— Ma puoi averne ancora, se provi?
— Oh, sì, sì, certamente.
— Dove?
— A Sumara Borthan — rispose.