2. Ultimo

Ultimo sognava la perfetta sicurezza.

Non sognò d’essere di nuovo Ultimo, signore di un miliardo di miliardi di esseri della sua stessa specie. Era stato folle a nutrire una tale ambizione. Aveva sempre saputo che quello non era uno stato stabile, che il suo partito Sperimentalista poteva perdere il potere in un istante. Com’era avvenuto.

Sognava d’essere di nuovo giovane. Era passato tanto di quel tempo che i particolari si erano sbiaditi, a parte una generica sensazione di essere piccolo e protetto e unico.

Sognava che nessun utensile gli avrebbe mai morso la mano.

E poi la danza iniziò…

L’illusione era meravigliosa. Louis si trovava in una vasta sala. Il pavimento era tutto composto di larghi e bassi scalini. Mille alieni si muovevano intorno a lui, duemila gole emettevano musica d’orchestra che era anche conversazione, di una complessità insopportabile. Wolfgang Amadeus Mozart sarebbe impazzito.

Calcio, scivolata, teste di sinistra sfiorano le dita/labbra; gamba posteriore scalcia, il compagno esita. Ultimo scalciò. Una piatta testa monocola gli emerse dal tronco. Giro, calcio. Ultimo traballò sui piedi anteriori e cercò di girarsi. Era una danza o un’arte marziale?

Ultimo emise un fischio e a quel punto la danza si dissipò. — Louis — disse il burattinaio.

— Quanto sei stato assente?

— Dormo molto. Dov’è Armonista?

— A combattere una guerra, penso.

Ultimo girò una testa verso lo schermo della Sala Difesa Meteore. — L’ho visto costruire quel veicolo. La Guerra Periferica diventa sempre più calda. Hanno invaso il Ringworld?

— Non ne ho idea. Ultimo, come ha fatto la Needle a ridursi in questo stato?

— Ricorda che Armonista mi accettò come maestro, su tuo consiglio.

Armonista, il musico Ghoul, era ai primi passi da difensore e fremeva per imparare.

— Aveva urgente bisogno di addestramento — disse Louis. — Più imparava da noi, meglio potevamo intuire che cosa avrebbe fatto. Ha cercato di tenere segreti?

— Sì.

— E gli hai negato l’accesso al ponte di volo, naturalmente.

— Infatti — ammise il burattinaio. — Per insegnare, usavo i tuoi schermi negli alloggi dell’equipaggio. Insegnavo bene e lui imparava in fretta, sempre più in fretta. Ha chiesto accesso ai miei strumenti. Gliel’ho rifiutato. Sei giorni dopo il tuo ingresso nell’automed, mi sono svegliato e l’ho trovato fermo qui davanti a me, dove pensavo non potesse arrivare. Gli ho dato tutto.

— Quando ha spaccato la tua nave?

— Qualche tempo dopo. Sono stato in coma da paura per undici giorni. Mi sono svegliato ed ecco cosa ho trovato. Da allora non è cambiato molto. Louis, ha riparato l’ipermotore!

— Per quel che gliene viene…

— Rimonterà la nave. Quando lo fa, scappo. Vieni via anche tu.

— Quando?

L’occhio del burattinaio si fissò su quello dell’altra testa. Il gesto significava confusione o divertimento o una forma di conflitto interno. Louis chiese: — Cosa combina? Costruisce una nave da guerra…

— Sì. E segue la Guerra Periferica, studia a fondo i segreti dei miei macchinari, non si fida se glieli insegno, e si sbarazza dei miei alleati e dei tuoi. Il Popolo della Macchina è stato mandato a casa. Accolito, a spiare un bel niente. Ti ha tenuto addormentato nella scatola di rianimazione e ha anche eseguito estesi esperimenti. Louis, devo darti istruzioni. Saprai tutto ciò che ti servirà.

— Perché? — chiese Louis.

— Siamo alleati!

— Perché?

— Armonista ci ha resi schiavi! Non capisci quali piani ha per te?

— Penso di sì. Mi farà diventare difensore.


Difensore era la forma adulta della specie umana.

Bambino, riproduttore, difensore. Nell’età media (intorno ai 45 per gli umani, di meno per alcune specie di ominidi, di più per poche altre specie) un riproduttore può diventare difensore. La pelle gli si ispessisce e si corruga in corazza. La scatola cranica si espande. Un secondo cuore a doppia valvola cresce nel punto dove le arterie femorali corrono nelle gambe. Le articolazioni ingrossano, fornendo una base maggiore per muscoli e tendini. Ci sono anche cambiamenti psicologici. Un difensore perde gli attributi sessuali. Difende la progenie identificata mediante l’odore. Lascia morire le mutazioni. Se rimane senza figli in vita, di solito smette di nutrirsi e muore; ma alcuni scelgono di difendere e allevare la loro intera specie. Può funzionare, se ci si sente minacciati.

Ma niente di tutto ciò si verifica se il virus che vive nell’albero-di-vita non aziona il meccanismo di cambiamento. L’albero-di-vita non cresce bene sulla Terra. Sul Ringworld è stato trovato solo in cavità sotto la Mappa di Marte. Gli ominidi della Terra e anche del Ringworld si sono evoluti in riproduttori, una forma non finita, come i neotenici axolotl.

Se troppo giovane, un ominide non reagisce all’odore dell’albero-di-vita. Un ominide anziano resterebbe avvelenato dalla radice. Louis Wu era troppo anziano, finché non fu cambiato dall’automed di Carlos Wu, e adesso era troppo giovane.

— Per un quarto di secolo almeno sono al sicuro — disse.

— Anche per un periodo maggiore — ammise il burattinaio — se usi in tempo l’automed di Carlos Wu. Ti ringiovanisce. Armonista ti impedirà di usarlo, però.

Un buon punto, riconobbe Louis. Disse: — E se aspetta ancora, prima di rimontare la Needle?

Il burattinaio emise una musica triste. — Allora sono perduto. Staccato dalla mia famiglia, dalla mia patria. Schiavo di una creatura sagomata dall’evoluzione perché dia valore solo alla sua stessa linea di sangue. Louis, tu corri uguale pericolo. Non appartieni alla specie di Armonista.

— Nel Ringworld non sono di nessuna specie.

— Sì, Louis, sì. — Musica in crescendo. — Non vedi l’implicazione? Lui ti farà mangiare l’albero-di-vita. Diventerai un difensore. Ma non ti darà potere su di lui. Sarai solo un prigioniero e un consulente, un mezzobusto, il difensore che non ha discendenti da difendere. Sarai la Voce che parla per la salvezza del Ringworld stesso!

— Sì — disse Louis, paziente — ma non per i prossimi venticinque anni. Sono stato ricostruito giovane. Non reagisco all’odore della radice. Non sono abbastanza vecchio per il cambiamento.

— Ma tu lo vuoi?

— No. No, no. Cosa puoi fare per me? Ho studiato la disposizione dei dischi passatoio. Ho fatto alcuni spostamenti.

Con un fischio Ultimo richiamò sullo schermo della Sala Mappe il Ringworld, i dischi passatoio, i vettori e tutto il resto. Eseguì un giro completo, con le teste tenute a grande distanza per una visione binoculare estrema. — Bene — disse.

— M’aspetto che tu possa rimettere a posto tutto. Renditi conto però, Ultimo, che se una catasta di servizio non è dove m’aspetto di trovarla, potrei lasciarci la pelle. Dovresti darmi codici d’accesso.

— Sì.

— Ormai Armonista saprà tutto dell’automed. E io?

— Non avresti la capacità mentale.

Louis rimase in silenzio.

— Più di duecento anni fa Carlos Wu costruì un sistema medico basato su nanotecnologie. Le Nazioni Unite lo ritennero un genio. Acclamarono anche il suo lavoro. Quando scomparve, Carlos Wu portò con sé l’automed. Carlos Wu non fu mai ritrovato. L’automed ricomparve sei anni più tardi, sul Shasht-Fafnir. Il mio agente Nessus riuscì a comprarlo. La mia squadra di ricerca lo modificò per adattarlo alla fisiologia degli Kzinti e dei Burattinai di Pierson, per renderlo più versatile e affidabile. Adesso Armonista l’ha ricostruito e l’avrà adattato anche per i Notturni. Ormai padroneggia quella forma di nanotecnologia e adopera nanomacchine per fare altri dischi passatoio. Cos’altro devi sapere? L’automed è regolato per ricostruire certe forme di vita partendo dal loro codice genetico.

— Parliamo della Needle. Vi ha aggiunto armi?

— Sì; e ha padroneggiato le mie e ha potenziato i miei propulsori al di là di ogni ragionevole limite di sicurezza…

— E ora cosa fa?

Nella finestra a comparsa, la nera sagoma di Armonista non faceva niente. L’azione era nello spazio profondo, dove un puntino si allontanava velocemente dal Ringworld. Le navi della Guerra Periferica non l’avevano ancora scoperto.

— Una nave molto agile, con una cabina in miniatura, pilotata da un piccolo Sospeso — disse Ultimo. — Poco carburante, grandi propulsori e motori a reazione, armi non riportate nella mia libreria. Come hai visto, lanciata mediante acceleratore lineare. Il combustibile a bordo serve solo per manovrare e decelerare. Armonista la chiama Sonda Uno.

Sonda Uno era difficile da vedere a motore spento, ma ora il motore sputava fiamme per evitare armi al plasma e missili e perfino raggi laser. Gli strumenti di Armonista la seguirono verso lo spazio interstellare.

Il sistema del Ringworld manteneva le comete esterne. Tutte le masse vicine, pianeti, lune, asteroidi, erano state eliminate molto tempo prima, ma le comete non erano state ritenute pericolose. In fin dei conti non erano masse tanto grandi da cambiare orbita e lanciarsi verso l’interno.

Astronavi di cinque o sei specie diverse si tenevano nascoste fra le comete fin da quando Chmeee e Louis avevano rivelato l’esistenza di Ringworld, quasi quarant’anni prima. Ora navi della ARM, la polizia e la branca militare delle Nazioni Unite, comparvero sullo schermo. Parevano catene, più che astronavi e ad alcune erano agganciate navi più piccole. La Sonda Uno si accese come una lampada per flash… aveva calcolato male un laser… e scomparve.

Lo schermo di Armonista si allargò, seguendo niente in particolare. Louis non aveva visto detriti.

“I Sospesi” era un termine generico per indicare ominidi che vivevano come scimmie. Alcuni non erano intelligenti. Un difensore dei Sospesi doveva ancora raggiungere l’intelligenza umana o superiore. Addestrato frettolosamente per il volo spaziale, avrebbe potuto prevedere le difese della ARM, ma Armonista avrebbe comunque previsto le sue e lo avrebbe tenuto sotto controllo. La qualità di difensore riguardava soprattutto il controllo.

Il telescopio di Armonista descrisse un mezzo giro, all’incirca 180 gradi. Si puntò su un oggetto confuso, una cometa. Poi sull’astronave che emergeva dalla nube di ghiaccio ammassato e in fase di distacco. La nave aveva forma lenticolare ed era dipinta di nero, con vivide scritte arancioni nella grafia degli Kzinti, tutta punti e virgole.

— Dalle scritte, è la Diplomat - disse Ultimo a Louis. — Abbiamo guardato. La Diplomat pare ben armata, ma non si avvicina mai alla stella del Ringworld. Si mantiene sempre nascosta fra le comete. Può sempre fuggire nell’iperspazio.

— Non sembra un comportamento da Kzinti.

— Anche loro imparano. Ritengo che la Diplomat sia l’ammiraglia della flotta del Patriarcato.

Sonda Uno ricomparve. In meno di trenta minuti aveva fatto mezzo giro intorno al sole del Ringworld, passando nell’iperspazio. L’enorme velocità intrinseca l’aveva spinta lontano dal sole, ma ora la portava verso l’interno, dritto verso la Diplomat. Quest’ultima non si era ancora accorta di ciò che era accaduto nell’altro lato del cielo. Passarono minuti prima che l’equipaggio della nave kzinti reagisse alla presenza dell’intrusa. Poi fili di polvere interplanetaria brillarono un poco nel fuoco laser della Diplomat e una manciata di piccole navi sbucò dalla nube di ghiaccio.

Sonda Uno iniziò manovre diversive. Un raggio laser: Sonda Uno brillò vividamente. Louis socchiuse gli occhi per difendersi dal bagliore. Lo schermo di Armonista non era fatto per proteggere dalla cecità gli spettatori. Sonda Uno evitò il raggio laser e continuò la corsa.

Louis chiese: — Scafo della General Products?

— Sì, sotto uno strato del materiale usato per il pavimento del Ringworld.

Un’altra astronave emerse di colpo nelle vicinanze, abbastanza a lungo perché Louis ne avesse una buona visuale. Era più grande della Diplomat, una sfera trasparente con complessi macchinari ammassati nello scafo. Svanì subito, come la bolla di sapone alla quale assomigliava.

— È la Long Shot - esclamò Louis, montando in collera.

— Ho visto — disse Ultimo.

— È fuggita. Gli Kzinti non lo fanno.

— La Long Shot è usata come corriere. È troppo preziosa per rischiare che vada perduta e il Patriarcato non avrà trovato spazio per armamenti.

— La ARM e il Patriarcato in teoria condividono quella nave. Era questo, l’accordo, quando Chmeee e io l’abbiamo ceduta a loro.

Sonda Uno era troppo vicino alla nave lenticolare, accelerava di lato per girarle intorno e intanto lottava contro scariche di energia e navi più piccole. All’improvviso ci fu luce attinica. Louis batté con forza le palpebre. Quando fu di nuovo in grado di vedere, scoprì che Sonda Uno era scomparsa.

— E quello che diavolo era? — chiese.

— Proiettile di antimateria. Le nuove navi della ARM sono tutte fornite di antimateria. Il Patriarcato non l’ha mai usata, però se la fabbrica da qualche parte, con un acceleratore di particelle. La ARM ha una fonte, un sistema solare di antimateria.

— Antimateria. Ultimo, così la Guerra Periferica diventa molto più pericolosa. Il Ringworld è troppo fragile.

— Sono d’accordo.

— E ora Armonista cosa fa?

L’ombra di un difensore balzò dal sediolo, s’inarcò come una star del balletto contro il panorama di comete e di navi da guerra, toccò un punto focale della stanza ellittica e sparì.

Una mano simile a un sacchetto di cuscinetti a sfere si chiuse sul braccio di Louis, che fu colto da spasmi come un uomo fulminato dalla corrente elettrica. — Louis! — disse vivacemente Armonista. — Bene, sei sveglio. Senza di te, sarebbe stato difficile. Ultimo, va’ fuori di qui. Il pericolo non aspetta i tuoi comodi. Louis, sei tutto a posto? Il tuo battito cardiaco ha un ritmo curioso.

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