10. Una storia da raccontare

Si svegliarono, fecero colazione, tornarono alla stazione di lavoro sotto Olympus Mons, dove Armonista aspettava. Il difensore aveva accresciuto il loro equipaggiamento, aggiungendovi due aviobici. Nessus e il suo eterogeneo equipaggio avevano portato quattro aviobici, strutture volanti simili a un manubrio da ginnastica, con un sediolo montato fra i pesi. Si erano rovinate tutte durante il primo viaggio. Le due nuove di sicuro erano stati modellati sui relitti, ma erano più lunghe, con doppio sediolo e un grosso portabagagli.

Louis ne ispezionò una. Il convertitore cibi era dislocato nel portabagagli o dondolava fuori. A supporti nel cruscotto erano agganciati una torcia laser e alcuni altri utensili. La squadra di Nessus aveva raggiunto il Ringworld grazie ad apparecchiature simili, alcune fabbricate dai burattinai, altre acquistate in negozio nello spazio umano.

— Ho anche rifatto la sacca sonica — disse Armonista. — Il disco passatoio orbitante n. 8 sarà quasi sul posto, Hanuman. Puoi prenderlo da qui.

— Bene. — Si rivolse ad Accolito e a Louis. — Mettetevi la tuta pressurizzata e stivate i bagagli. Prima faremo passare le aviobici.

— Dov’è Ultimo? — chiese Louis.

— Ancora in depressione — rispose Armonista. — Sono preoccupato. Forse soffre di squilibrio chimico. Appena ve ne sarete andati, lo metterò nell’automed.

Louis non commentò. Si bardarono e partirono.


Si trovarono in caduta libera, sopra l’abbagliante Ringworld. Lo Kzin, il difensore, Louis e le due aviobici si allontanarono alla deriva. Fanali di fondo si accesero nelle aviobici. Il disco passatoio orbitante 8 si era spostato durante la notte, 20 gradi, 33 milioni di miglia. Louis guardava quasi direttamente in un buco nero con un luccichio lungo il bordo, in un paesaggio quasi lunare segnato da linee di flusso radiali e da lucenti fili di fiumi ghiacciati. Un toro grande come una catena montuosa, risplendente di rosso rubino all’interno e in procinto di afflosciarsi, era il confine. Pareva che Dio avesse fatto cadere un suo giocattolo. Un piano di nube bianca, più vasto di interi pianeti, circondava il toro. A contro spin, dove la coltre di nubi diventava a chiazze, un graffio bianco correva sul terreno.

Louis lo indicò. — Una nave ha scavato quel solco. La troveremo in fondo, contro spin. Ancora non la vedo, perciò sarà piccola. Hanuman, cominciamo a decelerare?

— Sì. Sali su una aviobici, io prenderò l’altra e Accolito andrà con chi preferisce. Accolito?

— Con te.

— Bene. Louis, mantieni la quota finché la nostra velocità relativa è bassa. La sacca sonica non richiederà più di qualche multiplo della velocità del suono. Ti seguirò a vista. Guidaci alla nave.

Una griglia di superconduttore correva sotto il pavimento del Ringworld. Le aviobici di Nessus volavano per levitazione magnetica, che non comportava quindi propulsori potenti, ma i veicoli progettati ex novo erogavano una spinta notevole. Quando la velocità relativa rispetto al panorama si ridusse a valori più ragionevoli, Louis si abbassò nell’atmosfera fin quando non udì il lieve sibilo della sacca sonica. Vedeva un merletto di vapor d’acqua intorno all’altra aviobici. Le onde d’urto della sua erano appena visibili.

All’improvviso negli auricolari udì la voce di Armonista. — La missione riguarda la ricerca di una nave precipitata. Louis, guida gli altri. Fa’ rapporto a me a ogni passo. Controlla che non ci siano altre navi precipitate. I solchi dovrebbero essere ravvicinati e paralleli. Voglio sapere le specie implicate e cosa aspettarmi da loro. Non buttare via la vita per scoprirlo. Non uccidere nessuna EL, se puoi farne a meno; ma se sei costretto, non lasciare segni. Se possibile, tratta. Farò in modo che eventuali ospiti siano lieti d’incontrarmi.

Una piccola pausa, poi: — Non vorrei avere dimenticato qualcosa. Louis, ricorda che la memorizzazione di dati è facile. Probabilmente tutta la conoscenza umana è memorizzata a bordo di ogni veicolo spaziale della ARM, con blocchi per le parti segrete. Il funzionario giusto conoscerà la password giusta. Accolito, se trovi invece una nave del Patriarcato, lascia perdere. La loro conoscenza potrebbe essere lì, ma nessun eroe la darebbe a te…

Louis intervenne: — Un telepatico potrebbe. — Ma il monologo di Armonista continuò a ronzargli negli auricolari.

“Non vorrei avere dimenticato qualcosa… ossia una camminata di ritorno di 300 milioni di miglia e il disco passatoio in orbita fuori portata e Ultimo nell’automed. Così non puoi contare su di lui come alleato e non puoi usare l’automed per ringiovanirti, Louis. A tempo debito ti renderò difensore…” Era improbabile che Armonista dicesse queste cose, pensò Louis. Si concentrò nel volo.


Lontano, dietro di loro, c’era la bassa muraglia di nebbia. La nave che cercavano era scivolata sul mare, su un fiume, su un altro fiume. Una cresta mostrava uno scintillante gradino di scrith nudo dove la nave era di sicuro rimbalzata. Il canyon dritto come una freccia riprendeva più avanti, scrith orlato di lava schizzata. Seguirlo era facile. Correva in una foresta, una spiaggia di sabbia bianca, una lunga distesa di veldt… là… Un mucchio di danni, per un veicolo così piccolo.

Contro un’altra cresta giaceva un cilindro dall’elegante curvatura, piatto su un lato, senza cabine, oblò, interruzioni nella superficie riflettente, a parte un punto a un’estremità. Louis azionò lo zoom della piastra facciale.

— È una nave della ARM? — chiese Accolito. — O del Patriarcato? Così liscia, potrebbe essere dei burattinai. Ma loro usano scafi della General Products, no?

Ora si avvicinavano a parecchi mach. La sporgenza a un’estremità pareva un pungiglione d’ape. — Un serbatoio a perdere — disse Louis.

— Spiega — disse Hanuman.

— Non è una nave. È una parte di nave, contiene combustibile di scorta e si può buttare via. — Era furioso con se stesso e poi, a un tratto, euforico. — La nave è venuta giù in stasi. Quando il campo di stasi si è spento, avevano ancora una nave spaziale funzionante. — “Una nave spaziale funzionante!” pensò. “Continua a parlare.” — Staccano il serbatoio se vogliono avere maggiore agilità o portata. Direi che si preparavano a un combattimento ravvicinato.

— Merda — imprecò Hanuman. — Dobbiamo trovare quella nave. Te lo aspettavi?

— No. La Lying Bastard è un modello diverso. Una volta giù, eravamo bloccati. E ora?

— Le possibilità si suggeriscono da sole — disse Hanuman. — Primo, sono in collegamento con Armonista. Armonista, hai il parere di Louis. Dobbiamo aspettare che la nave torni a ricuperare il carburante? È una nave ARM, kzinti o altro? Dobbiamo negoziare o sfidarli?

— ARM — disse Louis. Gli Kzinti avrebbero marcato la loro proprietà. Pierin o Kdat o Trinoc non avrebbero sfidato Kzinti o umani; gli Kzinti li avrebbero riconosciuti. I burattinai non avrebbero sfidato nessuno. Gli Esterni non si sarebbero avvicinati così a una stella. — Potrebbe essere un altro ramo umano oppure banditi Kzinti o Trinoc… ma direi proprio ARM. Il serbatoio è piccolo, perciò stiamo cercando una nave piccola. Un caccia non porta combustibile ad antimateria. Energia immagazzinata in una batteria. Acqua per massa di reazione, perché è facile da immagazzinare e pompare. Potrebbero avere qualche arma ad antimateria. È sorprendente che una nave così piccola abbia un campo di stasi. Forse le NU stanno migliorando la loro costruzione.

Ogni parte di nave da guerra avrebbe avuto microcamere dappertutto. — Se non ci stanno guardando, potrebbero sempre registrarci. Allora, cosa saremo?

I piccoli ologrammi della testa dei suoi compagni rimasero inespressivi. Louis spiegò: — Siamo investigatori al lavoro per un difensore super intelligente che un tempo era solito mangiare cadaveri. Mette troppa paura. Ogni EL militare che sentisse una cosa del genere potrebbe spararci subito. Una nave ARM avrebbe registrazioni sulla natura dei difensori. Anche questo metterebbe paura. Allora, cosa vogliamo essere? Siamo uno Kzin e un umano e un difensore dei Sospesi. Non siamo del Patriarcato, fa paura anche quello. Non possiamo mostrare identificazione ARM…

— Ah — disse Hanuman. — Vuoi mentire.

— Concetto nuovo?

Accolito brontolò, insoddisfatto. Hanuman disse: — I riproduttori della mia specie non sono intelligenti. Io so pensare e parlare da meno di un falan. A chi mentirei? Ad Armonista?

“Un cane proverebbe a mentire al suo padrone umano” pensò Louis “ma in quanto a passarla liscia…” Replicò: — Non vogliamo che si trovino di fronte un difensore, no? Hanuman, ricordi come ti comportavi da riproduttore? Saresti in grado di farlo ancora?

— Vorresti che facessi la scimmietta da compagnia?

— Si.

Stet. Se non posso parlare, non posso essere accusato di mentire. L’animale da compagnia di Accolito, presumo. E tu?

— Credo che Armonista abbia previsto questo sviluppo. Il nostro equipaggiamento è molto simile a quello che Nessus portò a bordo della Lying Bastard. Siamo il nuovo equipaggio di Ultimo. Con il burattinaio a guidare da distante, come al solito. Così si spiegherebbero le aviobici. Hanuman, qualche idea?

— Stiamo raccontando una storia. Meglio non far sapere che Louis Wu ha creato un difensore e gli ha dato la supervisione del Ringworld. Sembreresti troppo potente e troppo indifeso. Meglio anche non parlare di un sistema medico sperimentale basato sulla nanotecnologia. Fu rubato alle NU, anche se ottocento falan fa. Lo vorrebbero indietro.

— Non ci avevo nemmeno pensato. Bene, continuiamo a lavorarci. Accolito…

— Io sono orgoglioso di ciò che sono! E mi hanno insegnato a non mentire. Siamo al servizio di un padrone potente. Perché non ci limitiamo a chiedere ciò che vogliamo?

— Forse per questo Chmeee ti ha mandato da me. Accolito, quello è solo un caccia, ma la nave madre avrà di sicuro combustibile ad antimateria. Hanuman, quanti tappi a doppia x ha Armonista?

— Uno, completato in parte.

Ancora peggio, pensò Louis: il Ringworld non poteva permettersi un’altra esplosione di antimateria. — Accolito, sei figlio di Chmeee. Attieniti alla verità, per quanto possibile. Ma non parlare del Centro Manutenzione o di Armonista o dell’automed nanotecnologico di Carlos Wu. Tuo padre governa un pezzo della Mappa della Terra. Ultimo ti ha fatto un’offerta e tu sei scappato con lui anziché combattere di nuovo tuo padre. Sei il suo ostaggio, ma non lo sai.

— E come ho incontrato Louis Wu? — replicò lo Kzin.

— Ah… fin lì non ci sono arrivato.

— A terra — ordinò Hanuman. — Riempiremo i convertitori di cibo mentre aspettiamo il ritorno della nave. Louis, quanto dura un combattimento ravvicinato?

— Non molto. Qualche ora.


Toccarono terra fra alberi simili a denti di leone, grandi come sequoie. Louis ne aveva già visti da altre parti. Luce e rumore li avrebbero avvisati, se fosse arrivata una nave. Intanto smontarono, si stiracchiarono, si tolsero la tuta pressurizzata. Appena annusò l’aria, Accolito ululò e scattò all’inseguimento di qualcosa che gli altri non videro. Louis aprì il convertitore di cibo e caricò nella tramoggia erba e piantine. Hanuman lo imitò. Se il convertitore era copiato da quello che usavano trenta e passa anni prima, avrebbe elaborato vegetazione del luogo o carne d’animale, prodotto tavolette commestibili ed eliminato gli scarti. Presto avrebbe dovuto trovare una fonte di carne. Il congegno espulse una tavoletta.

— Taratura sbagliata — disse Hanuman. — Ecco. — Regolò un quadrante sul convertitore di Louis. — Quella era per me. Mangio frutta.

Louis staccò un pezzetto dalla tavoletta del difensore e assaggiò. — Buona, però. Anche noi mangiamo frutta.

A sorpresa fu preso dalla nostalgia. Era già stato lì, un territorio sconosciuto nell’immensità del Ringworld, e aveva diviso con Teela una tavoletta. Girò la testa perché Hanuman non vedesse che gli occhi gli si erano inumiditi. Ricordò Teela Brown.


Era alta e snella e camminava con la sicurezza di una centenaria, anche se aveva solo passato la trentina. Quando lui l’aveva vista per la prima volta, era vestita solo di una rete d’argento sulle pelle azzurra; capelli scarlatti, arancioni e neri, che fluivano verso l’alto. Più tardi avrebbe messo da parte lo stile dei terrestri mai stati nello spazio. Pelle chiara dei nordici, faccia ovale, grandi occhi castani, bocca piccola e seria; capelli ondulati e scuri, tagliati corti per stare nel casco della tuta. Mai un passo falso, mai una relazione sbagliata, mai una malattia o un incidente, mai coinvolgimenti in uno scandalo, mai una gaffe in pubblico, finché non aveva partecipato alla festa di compleanno di Louis Wu. Louis credeva ancora che Teela fosse un colpo di fortuna statistico. In una popolazione di decine di miliardi era di sicuro possibile trovare una come Teela Brown.

Ma il partito Sperimentalista fra i Burattinai di Pierson credeva di avere selezionato la razza umana in modo che fosse geneticamente predisposta alla fortuna. Teela discendeva da sei generazioni di vincitori della Lotteria del Diritto di Nascita. Qualsiasi cosa accadesse a Teela poteva essere interpretata come fortuna. La cotta per Louis Wu. La decisione di seguirlo lì. Smarrita in un luogo tre milioni di volte la superficie della Terra, l’incontro con Cercatore, il robusto esploratore in grado di mostrarle un mucchio di segreti del Ringworld. La scoperta del Centro Manutenzione sotto la Mappa di Marte. La scoperta di un deposito segreto di radici dell’albero-di-vita. Lo stato di coma, mentre giunture e cranio le si espandevano, le caratteristiche sessuali scomparivano, gengive e labbra le si fondevano in un ferro di cavallo d’osso affilato, la pelle le si ispessiva e si corrugava in corazza… per il cambiamento in difensore.

“Nessus ci ha guidati e io ho guidato Teela al più grande, più sfarzoso giocattolo dell’universo. Come poteva non farlo suo? Ma solo l’intelligenza di un difensore poteva mantenere sicuro il Ringworld. E quando il Ringworld si è trovato in pericolo, il difensore Teela Brown ha capito di dover morire. La morte non è sfortuna per un difensore. È solo un altro utensile.”


Accolito tornò con la bocca sporca di sangue. — Buona caccia, qui. Mio padre si perde un’altra bellissima avventura.

— Louis — chiese Hanuman — puoi passare per un membro d’equipaggio di una nave ARM?

— Ecco un’idea. — Rifletté, chiedendosi se i ricordi gli sarebbero bastati. — Posso passare per un locale. Sono un Homo sapiens, d’origine terrestre. Perché dovrei essere un membro d’equipaggio, Hanuman? Equipaggio di cosa?

— Non dobbiamo essere servi di un difensore — disse Hanuman. — Perciò io devo essere un animale arboricolo e tu devi essere un viaggiatore, a meno di essere al servizio di una forza più grande. Se sei al servizio di qualcuno, deve trattarsi di un aspetto della Guerra Periferica…

— La ARM, naturalmente. Ma non conosco il protocollo della ARM e non sono nei loro documenti.

— Non è possibile che si siano sbagliati?

— No. Proviamo in un altro modo.

Sgranocchiò la tavoletta e intanto continuò a riflettere. Butta via la storia precedente, comincia da capo. Una storia semplice. Alla quale Louis Wu e anche Accolito si possono adattare bene.

— Proviamo a indovinare che cosa un caccia ARM a caso ha nel file del computer. Sanno che siamo tornati in patria, Chmeee e io, insieme con Nessus ferito e senza Teela Brown. E se Teela è sopravvissuta? Se non ha mai trovato il Centro Manutenzione e l’albero-di-vita? Forse sanno che Ultimo è atterrato su Canyon 23 anni più tardi e che Louis è scomparso allora. Forse hanno anche rintracciato Chmeee, da un pianeta Kzin a dove Ultimo lo ha preso. Perciò Ultimo ci riporta tutt’e due sul Ringworld come membri dell’equipaggio. E ha fissato un appuntamento con Teela. Lei e Louis Wu vivevano insieme. — Poteva essere andata così. Sarebbe dovuta andare così! Anche se il Ringworld fosse andato distrutto un anno più tardi. Continuando a fantasticare, disse: — Hanno avuto un figlio, dopo che il loro impianto si è consumato, e quel figlio sono io.

— L’ipotesi diverge dai documenti della ARM — obiettò Hanuman.

— In che modo?

— Quando sarebbero accaduti questi eventi? Louis Wu è tornato qui tredici anni fa. La ARM lo sa?

— Sì… lo sa. Mi ha trovato su Canyon poco prima che Ultimo venisse a prendermi. — Aveva ucciso due agenti della ARM, ricordò. — Diavolo, così il figlio di Louis Wu avrebbe dodici anni al massimo!

— Puoi passare per un dodicenne? — chiese Hanuman.

— Ma va’!

— Come Louis Primo avresti potuto lasciare Teela con un figlio? Ora avrebbe 160 falan.

— Quasi quarant’anni. Impossibile. Teela aveva di sicuro le iniezioni antifecondative quinquennali. Avrebbero dovuto esaurirsi. Non c’è stato il tempo.

— Non puoi essere figlio di Teela e di Cercatore? — chiese Accolito.

— No. Specie differenti.

Hanuman e Accolito rimasero in silenzio.

Da capo. — Al termine della prima spedizione, trentotto anni fa, Chmeee e io siamo tornati nello spazio conosciuto e nel Patriarcato. Abbiamo ceduto la Long Shot e informazioni sul Ringworld. Abbiamo fatto rapporto a una commissione congiunta, poi la ARM mi ha fatto un mucchio di domande. Senza apprendere molto, perché non avevamo esplorato molto. La nostra seconda spedizione è stata ventitré anni dopo. E se in mezzo ci fosse stata un’altra spedizione?

— Chi l’ha mandata? — chiese Hanuman.

— Ultimo. Spedizione numero uno e mezzo. Posso falsificarla. Nella Flotta di Mondi ho incontrato un burattinaio, Chiron. Era tutto candido, perfettamente acconciato con un magnifico spiegamento di gemme classiche, un po’ più piccolo di Nessus… — Gli altri due non avevano mai conosciuto Nessus. — Quindici chili meno pesante di Ultimo. Parlava proprio come Ultimo, immagino abbiano tutti lo stesso addestramento. Quindi possiamo descriverlo, giusto? Ultimo mette Chiron al comando. Chiron se ne va poco dopo che Chmeee e io torniamo nello spazio umano. Perciò lui è qui… uhm… almeno trent’anni fa. Trova Teela. Le iniezioni antifecondative si sono ormai esaurite. Teela sta insieme con un membro dell’equipaggio di Chiron. Io sono il loro figlio.

— Come ti chiami, figlio?

— Luis. — Accolito potrebbe dimenticarlo, ma il suono è quasi uguale. — Luis Tamasan. — Il primo nome orientale che gli veniva in mente e che giustificava le pliche epicantiche degli occhi. — Chiron ha cancellato le registrazioni. La ARM sa già che nelle sue i burattinai ci mettono le mani. Non esiste un documento sulla fertilità, perché mio padre… uhm. Horace Tamasan era nato da una libera madre, una nascita illegale. Un mucchio di bastardi va nello spazio.

— Una storia coerente — disse Hanuman. — Abbiamo l’abilità per raccontarla?


Senza preavviso giunse la voce di Armonista. — Hanuman, ipotizzate che un caccia della ARM abbia scaricato in serbatoio supplementare e sia andato a combattere. Esamino un’area più grande di vari pianeti e non trovo niente da combattere. La scansione a neutrini non mostra fonti di energia. Le navi a batteria non vengono rilevate, presumo. Devo controllare finché non usano i laser o proiettili di antimateria?

— Questo ritardo di mezz’ora ci farà diventare scemi prima o poi — disse Louis.

— Navi piccole potrebbero sfuggire agli strumenti di Armonista, ma non le armi laser né i lampi di antimateria — disse Hanuman. — Combatterebbero senza usare quelle armi? No. Suppongo che non c’è alcun combattimento, Luis.

Louis rifletté. Se la ARM non si aspettava un combattimento, dove era andata la nave? Perché prima aveva scaricato il serbatoio?

— Il serbatoio potrebbe essere vuoto — suggerì Hanuman. — Serviva una portata maggiore. La nave non tornerà.

— D accordo — disse Louis. — Riprendiamo da capo. A favore di spin rispetto a noi c’è un mucchio di nebbia dove nascondersi. Una nave potrebbe inseguirne un’altra. Ah, flup, lasciamo perdere. — Gli altri due lo guardavano. — Se non c’è niente da combattere, sono andati a guardare il foro! Non c’è nient’altro. Il Ringworld sta morendo. Devono dire alla nave madre ciò che accade qui e forse vorranno tornare in fretta, perciò hanno scaricato il serbatoio.

Hanuman rifletté sulla spiegazione e annuì. — Mettetevi la tuta.

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