CAPITOLO NONO

Il giorno seguente Clarity tornò dai suoi compagni e colleghi. Quando udirono la storia, Flinx venne sommerso da un diluvio di strette di mano e pacche sulle spalle: tutti gli erano grati per quello che aveva fatto e lui sopportò con pazienza le loro manifestazioni di gratitudine.

Cercò di partecipare alle loro conversazioni, ma la terminologia tecnica era al di fuori del suo raggio di esperienza e di studi, mentre Clarity si trovava chiaramente nel suo elemento. Un uomo piccolo e scuro, perennemente in movimento, non molto più vecchio di Flinx, si presentò con il nome di Maxim. Il suo laboratorio era un'incredibile esposizione di piante senza clorofilla, alcune delle quali mobilissime. Maxim amava chiaramente il suo ruolo di insegnante e di guida turistica.

— Ancora non sappiamo con certezza se i funghi sono derivati dalle alghe o dai protozoi, ma su questo mondo ci sono dei genotipi che mandano a gambe all'aria molte delle nostre teorie tradizionali.

Flinx ascoltò con entusiasmo, come faceva sempre con ogni nuova informazione o conoscenza in cui si imbatteva. Il giro non si limitò solo ai laboratori e alle biblioteche, ma ci furono anche il tempo e i mezzi per rilassarsi. Spettacoli su disco o nastro, cibo servito individualmente. A volte persino degli spettacoli dal vivo che facevano il giro delle caverne delle varie compagnie. Tutto questo, pensava Flinx, per rendere la vita sotterranea il più gradevole e sopportabile possibile.

— È una magra consolazione — disse Clarity, — quando ti rendi conto che non puoi vedere né il sole né il cielo. Però la Coldstripe fa del suo meglio. Su Longtunnel siamo il gruppo di ricerca meglio attrezzato. Gli altri sono piccoli e appena agli inizi e la maggior parte svolge lavoro di ricerca pura. Noi siamo finora i soli ad aver prodotto qualcosa che possa essere commercializzato. La casa di Sometra ci sta provando, ma per ora non hanno ancora attrezzature per la produzione. Quando i Cubi Saporiti si aggiungeranno al Verdidion sul mercato, tutti smetteranno di chiedere dov'è Longtunnel. Il nostro progetto prevede di esportare direttamente attraverso Thalia Maggiore. Ma non credo che ti interessino molto le questioni economiche.

— A me interessa tutto — rispose lui calmo.

Guardarla nel suo laboratorio era un'esperienza affascinante. Mentre lavorava, si operava in lei una completa trasformazione. Scomparivano i sorrisi, tacevano le risate e Clarity diventava tutta professionalità e attenzione mentre cercava di analizzare la struttura genetica di qualche nuovo fungo o mangiatore di sulfuri.

Raramente lavorava con campioni vivi: quello era un compito che veniva lasciato ai chirurghi e ai manipolatori. La sua carriera e il suo lavoro erano circoscritti ai confini di un sofisticatissimo elaboratore-simulatore con uno schermo venti per venti, e una banca dati in linea di parecchi milioni di megabyte. Senza mai toccare una cellula vivente, poteva fare a pezzi il più complesso organismo per poi rimetterlo insieme con un semplice tocco e poteva, in poche ore, ricostruire un intero schema evolutivo. Solo dopo che una possibile ricombinazione era stata controllata e simulata infinite volte, veniva poi finalmente provata su un organismo vivente.

Guardarla era affascinante e inquietante al tempo stesso… perché era fin troppo facile per Flinx immedesimarsi in quelle creature inferiori i cui codici genetici venivano manipolati come i cubetti per bambini, anche se si trattava di forme di vita semplici come i funghi o le lumache. Perché era fin troppo facile per lui immaginare un gruppo di sconosciuti senza volto chini su attrezzature simili, che spostavano le molecole del DNA con minuscole sonde elettroniche, inserendo proteine e rimuovendo geni. Perché era fin troppo facile per lui visualizzare se stesso nel prodotto di quel lavoro privo di emozioni.

Clarity lo inquietava in un modo completamente diverso. Per qualcuno che aveva poco tempo prima giurato di non lasciarsi più coinvolgere nei problemi dell'umanità frivola e senza cuore, l'attrazione che provava nei confronti del giovane ingegnere genetico era incredibilmente forte. E lei aveva già di buon grado dimostrato quanto si sentisse attratta da lui.

Osservarla assieme ai colleghi era una cosa che lo deliziava. Quando lavorava, Clarity non era più la donna esausta e terrorizzata che lui aveva salvato dalla giungla dell'Ingre, ma sembrava invece molto più matura e sicura di sé.

La loro relazione aveva cominciato ad assestarsi. Non che lei fosse diventata fredda nei suoi confronti, anzi in sua compagnia era rilassata come non mai. Ma da quando aveva riacquistato la fiducia in se stessa, era subentrato un distacco lieve ma salutare. Flinx non dubitava di quale sarebbe stata la sua risposta se avesse cercato di spingere le cose: era fin troppo evidente nel suo sguardo, nella sua voce. Semplicemente, non dipendeva più da lui per la sua sopravvivenza. Era meglio così, si disse Flinx.

Sfortunatamente, però, mentre in lei la fiducia e la sicurezza in se stessa si facevano più marcate, in Flinx avveniva il fenomeno opposto. Mentre da un punto di vista intellettuale egli era uguale se non superiore a tutte le sue conoscenze maschili, da un punto di vista di relazioni sociali, aveva invece meno esperienza di qualunque normale ragazzo di diciannove anni.

Be', era sempre stato un solitario e probabilmente avrebbe continuato ad esserlo. La seguiva durante i suoi giri e il suo lavoro, accontentandosi dei pochi momenti in cui potevano parlare di altre cose. Clarity era sprofondata in qualcosa che veniva chiamato muffa Sued. Era una specie di incrocio tra un fungo e una gelatina. La muffa in se stessa non aveva alcun impiego, ma le sue spore avevano il profumo di trifoglio appena colto. Fatto ancor più importante, quando veniva applicata nel modo giusto, la polvere aveva la proprietà di coprire completamente l'odore di un corpo umano. L'effetto durava solo alcune ore.

Se Clarity e i suoi colleghi fossero stati in grado di ricostruire la muffa per produrre delle spore il cui effetto deodorante durasse venti ore, o meglio, due o tre giorni, avrebbero ottenuto un nuovo prodotto cosmetico sicuramente competitivo sul mercato del Commonwealth. I test indicavano che le spore erano innocue e prive di effetti collaterali, poiché si trattava di un prodotto naturale, al contrario di molti deodoranti che contenevano metalli potenzialmente pericolosi quando venivano assorbiti dal corpo umano. Clarity l'aveva sperimentato su se stessa, senza effetti nocivi.

La ragazza distolse lo sguardo dal simulatore. — Non molto affascinante, vero? Impiegare tutte le risorse della moderna ingegneria genetica per risolvere il problema degli odori corporei. Amee sostiene che qualche volta i prodotti che rendono di più sono quelli che riguardano i problemi più semplici.

«Derek e Hing stanno lavorando su di un'altra muffa che si presenta in forma semiliquida e che è in grado di metabolizzare composti chimici tossici, trasformandoli in fertilizzanti. Se il tasso metabolico naturale può essere accelerato e aumentato a basso prezzo e in quantità sufficiente, potremmo spargerlo sulle discariche di rifiuti di mezzo Commonwealth. Immagina di poter essere in grado di trasformare, letteralmente, un veleno in un frutto appetitoso. Rifiuti e acque di scolo… ecco di cosa ci occupiamo in realtà qui.

— Molto fruttuoso da un punto di vista monetario.

— La cosa ti disturba?

Flinx distolse lo sguardo. — Non so. È solo che ho ancora qualche problema con le alterazioni dell'ordine naturale delle cose a solo scopo di profitto.

— Adesso parli come i miei rapitori — disse lei stuzzicandolo. — Flinx, qualunque affare, fin dall'inizio dei tempi, ha alterato l'ordine naturale delle cose a scopo di profitto. Noi ci limitiamo a cominciare dalla fonte. Qui non c'è inquinamento, perché lavoriamo all'interno dell'ecosistema stabilizzato di Longtunnel. Non stiamo installando fabbriche puzzolenti o immettendo tossine in gallerie vergini. Al contrario, lavoriamo su prodotti come quelli che hai visto e che sono progettati per ripulire e ridurre l'inquinamento su altri mondi. Qui sta sorgendo un'industria completamente nuova. Se i nostri progetti vanno in porto, questo pianeta fino ad ora inutile diventerà la fonte di una miriade di nuovi prodotti purificanti. Stiamo lavorando su un ecosistema per migliorarne dozzine di altri.

«Fino al momento in cui Vandervort e i suoi sostenitori non hanno deciso di tentare l'impresa di Longtunnel, questo mondo non era altro che un numero e una sigla nelle mappe galattiche del Commonwealth. Ora che ci siamo effettivamente stabiliti qui, scopriamo ogni giorno decine di nuove ed eccitanti possibilità.

— E a chi andranno i benefici finali?

Clarity batté le palpebre. — Intendi dire a parte le persone che comprano i nostri prodotti?

— Appunto. Quale grande compagnia spremerà denaro dal DNA di questo mondo?

— Nessuna grande compagnia. — Lo guardò sorpresa. — Pensavo che lo sapessi. La Coldstripe è autonoma e autogestita. Amee ha dei finanziatori e dirige le operazioni qui. Maxim, Derek, io e gli altri… siamo noi la Coldstripe. Ognuno di noi possiede un pezzo della compagnia. Pensi davvero che si potrebbero assumere persone di questa levatura per venire a vivere e lavorare qui solo per uno stipendio? Siamo qui perché è la nostra opportunità di fare fortuna. Ognuno di noi dipende dal lavoro degli altri. È per questo che la mia mancanza si è fatta tanto sentire.»

Gli mise una mano sulla spalla, quella dove non c'era Pip, ed ebbe l'impressione che quella mano gli bruciasse la carne. Aveva delle mani bellissime, con le dita affusolate e le unghie curate. Non cercò di scrollarla via.

— Hai messo in guardia la signora Vandervort sui tuoi rapitori?

— Ha preso delle precauzioni. Eravamo preparati ad affrontare lo spionaggio industriale, ma gli ecologisti fanatici giocano solo secondo le loro regole. Non smettevano mai di parlare, quando non mi interrogavano. Immagino che stessero cercando di farmi il lavaggio del cervello. Il loro programma, se lo si può davvero chiamare così, è di preservare la purezza di tutti i mondi “incontaminati” dal Commonwealth, qualunque cosa essi intendano.

— Ci sono persone — mormorò Flinx, — per le quali la purezza rappresenta un fine in se stesso.

— Una strada senza uscita — ribatté lei tagliente. — Sia che venga mossa da intenti commerciali o dal semplice desiderio di apprendere, la scienza va sempre avanti. Se rimane immobile, allora la civiltà muore. Su nessun mondo esiste una purezza ecologica. C'è sempre qualcosa che sta più in alto di tutti, sia che si parli di relazioni sociali che di catena alimentare. Oh, non è tutto unilaterale, sono la prima ad ammetterlo. Ci sono sempre quelli privi di scrupoli, che sterminerebbero intere specie per pochi milioni di crediti. Ma qui noi non siamo così. La Coldstripe è stata legittimata dalla Chiesa. Non abbiamo alcun interesse a danneggiare l'ordine naturale, solo ad usarlo. Ma siamo un bersaglio facile, perché siamo una compagnia piccola e nuova.

«Ricorda che qui su Longtunnel non interferiamo con creature più o meno senzienti. Trattiamo funghi, muffe e organismi di base. Abbiamo la possibilità di usarli a beneficio di tutto il genere umano. Sviluppate sotto l'opportuno controllo, le forme di vita di Longtunnel hanno molto da offrire alla civiltà e questo non lo dico perché facendo questo lavoro ho la possibilità di fare un mucchio di denaro. Non ci interessano solo le arti decorative. La Coldstripe è qualcosa di più che il semplice Verdidion. — La sua espressione si incupì.

— Immagino che ci sia gente che non riesce a capirlo. Preferiscono lasciare un mondo intatto, spazzato da un clima impossibile, inutile e buio per l'eternità. È la vecchia storia dell'albero che cade nella foresta. Se non c'è nessuno ad ascoltare, fa rumore lo stesso? Io dico che se non ci fosse nessuno a studiare e a imparare la bellezza di Longtunnel, allora questa bellezza non esisterebbe. La gente che mi ha rapita vuole che tutta la bellezza resti sotto chiave, sconosciuta. Questo è un atteggiamento che non posso capire. Il nostro lavoro non fa del male a nessuno. Gli organismi che modifichiamo prosperano anche nella forma alterata. — Sospirò tristemente.

— Lo scopo di questi fanatici è di fermare tutte le ricerche nel nostro campo. Vogliono portare la bioingegneria e tutte le discipline collegate all'estinzione. Ci sono almeno una mezza dozzina di branche della scienza che essi eliminerebbero, se solo potessero. In quanto alla “purezza ecologica” che vogliono preservare, propongono anche di bandire l'evoluzione?

«Se riescono a fermare la Coldstripe, riusciranno a fermare lo sviluppo, qui. I gruppi di ricerca privati si dissocerebbero in fretta. Le università non vogliono che i loro collaboratori si trovino coinvolti in un duello armato.

— Perché non richiedete la protezione delle forze di pace?

Clarity rise, non di lui, ma del suggerimento. — Longtunnel è tanto piccolo che l'insediamento ancora non si qualifica per un riconoscimento ufficiale. Non ci sono abbastanza persone o uno sviluppo tale da giustificare quel tipo di spese. Ci stiamo provando. Ci espandiamo più in fretta possibile, stiamo persino cercando di attirare altre società non in concorrenza diretta, in modo da attrarre l'attenzione su di noi. Ma fino a quando questo non avverrà, dovremo vedercela da soli.

— Capisco perché sono tanto ansiosi di porre fine al vostro lavoro qui.

Lei annuì. — Se riescono a fermare la Coldstripe e a farci andare via, allora anche gli altri qui se ne andranno. Il Commonwealth non interverrà perché qui non ci sono abbastanza proprietà né personale da giustificare un intervento. Quei fanatici chiuderanno tutto e nessuno cercherà di ritornare. Alla fine, tutto sarà dimenticato. — Aprì le mani in un gesto di impotenza.

— Tutto questo potenziale andrà perduto. Niente più Verdidion, niente più Cubi Saporiti, nessun fungo mangiatossine, nulla. I galleggianti torneranno allo stato selvatico e in quest'area la loro popolazione si ridurrà perché non avranno più accesso a fonti di cibo facili e protette. — Nella sua voce si mescolavano la tristezza e la passione.

— Solo una minima parte delle caverne è stata esplorata e cartografata. Ci vuole tanto tempo. Questo è il primo mondo su cui abbiamo cercato di insediarci dove l'esplorazione e i rilievi cartografici dall'alto con i satelliti sono inutili, perché l'unica parte del pianeta che ci interessa è sottoterra. Come la cassa di un tesoro. Persino Cachalot ha potuto essere cartografato dall'alto. Ma con le caverne questo non si può fare. Alcune delle tecniche che i cartografi sono costretti ad usare sono vecchie di migliaia di anni. Longtunnel è come una caverna di Aladino, Flinx, rigurgitante di tesori biologici invece che di monete. I gioielli qui sono vivi, mobili e devono essere studiati. Non possiamo permettere che un pugno di folli ce lo porti via. Non glielo permetteremo.

— Sono già arrivati a te una volta, potrebbero arrivarci ancora.

— Questa volta saremo pronti — disse sicura. — Hai sentito Amee. È arrivata la Sicurezza. Questa volta non riusciranno a passare le autorità portuali. Tutti quelli che arrivano subiscono un triplo controllo. I bagagli vengono perquisiti a mano. Ora che si è sparsa la voce di quello che mi è capitato, tutti controllano tutti. Se quei fanatici hanno un agente qui, questi non potrà andare neppure in bagno senza essere sorvegliato. Dovranno essere cauti, o verranno notati e interrogati. — Sollevò gli occhi per incontrare il suo sguardo.

— Voglio solo essere sicura che tu capisca cosa stiamo cercando di fare qui, Flinx. Mi sei sembrato incerto, o quantomeno dubbioso. Non si tratta solo di fare denaro; ogni settimana, ogni mese, facciamo scoperte capitali che arricchiscono il bagaglio delle conoscenze umane. Non solo nell'ecologia o nella geologia, ma in ogni campo delle scienze. Longtunnel è unico. Non esiste nulla di simile in tutto il Commonwealth.

«Prendi per esempio i sensori aerei. I tassonomisti stanno diventando pazzi nel tentativo di decidere se devono creare una classe completamente nuova per spiegarli. Forme di vita che vivono in modi che non avremmo mai neppure sospettato. Questa è una ragione sufficiente per indurci a combattere allo scopo di mantenere funzionante l'insediamento. Ogni giorno aumentiamo le conoscenze e il benessere umanx. I thranx che lavorano qui pensano di poter utilizzare un organismo che si ciba di solfati, modificandolo in modo che ricostruisca gli esoscheletri danneggiati. Un chitone non si può rigenerare, ma quell'organismo lo secerne come prodotto secondario. Lo si impianta nella ferita e questa si rigenera.

«Ti rendi conto di cosa significa per i thranx? Sai quanto temono i danni all'esoscheletro. È la peggior lesione interna per loro. Non sono ancora riusciti a risolvere il problema, ma noi stiamo cercando di aiutarli. Ci divideremo i proventi della scoperta. Sarebbe un incalcolabile passo avanti nel trattamento dei traumi dei thranx, e salverebbe molte vite. Non credi che valga la pena di lottare per questo?»

— Non saprei. — Si girò e fissò una parete. — Sono troppo giovane per discutere di fondamentali questioni etiche. Ho già abbastanza difficoltà a scoprire una mia etica, figuriamoci quella del genere umanx.

Lei era chiaramente delusa. — Quindi tu non ritieni che quello che stiamo facendo qui valga le impercettibili alterazioni dell'ecosistema?

— Certo valgono per la Coldstripe. Per il resto… non spetta a me dirlo.

— Ma noi non stiamo manipolando l'ecologia — rispose esasperata. — Il fungo che è diventato il Verdidion esiste ancora allo stato “naturale”. Noi ci limitiamo a coltivare la forma alterata geneticamente. Questo non ha alcun impatto con l'ambiente sotterraneo.

Flinx si girò con tanta veemenza che lei trasalì. — Io sono qui solo per causa tua. Non ho alcun diritto di esprimere un giudizio in merito. — Fece un passo verso di lei, quindi si fermò di colpo e abbassò lo sguardo sul pavimento. — E poi è quasi ora che me ne vada.

— Te ne vai? — Sembrò stupita. — Sei appena arrivato. Hai detto di essere uno studente. Credevo che ti piacesse vedere le installazioni, incontrare gli altri ricercatori e conoscere il nostro lavoro. Se questo ti annoia, perché non studi il pianeta? Prendi l'attrezzatura e vai ad esplorare le caverne.

Lui la guardò. — Cosa ti importa? Perché ti interessa quello che faccio?

— Perché mi hai salvato la vita, naturalmente, e nel farlo con ogni probabilità hai salvato l'intero insediamento. Tu mi piaci. — Corrugò la fronte alle sue stesse parole. — È strano, in genere preferisco uomini più maturi. Ma c'è qualcosa in te, Flinx, e non parlo solo di quello che abbiamo condiviso durante il viaggio per venire qui.

— Che cosa? — Il suo tono fu più aspro di quello che avrebbe voluto, ma come al solito aveva sospettato una percezione dove invece c'era solo schiettezza.

— Tu sei… diverso. — Gli si avvicinò. Pip sbatté le ali ma rimase sulla spalla anche quando lei lo abbracciò da dietro, senza cercare di immobilizzargli le braccia, ma tenendolo stretto, semplicemente. Il contatto lo fece tremare.

— Immagino di non essermi spiegata — sussurrò. — Sono molto più brava a farmi capire dal simulatore. Quello che sto dicendo, Flinx, è che tu mi piaci, e non solo quello. Voglio che tu resti qui. Non per studiare, ma per restare con me. Non abbiamo avuto molto tempo per parlarne, da quando sono tornata ho avuto molto da fare. Ho parlato solo di Longtunnel, della sua importanza e del mio lavoro. È arrivato il momento di parlare di te e di me.

— Non c'è nulla di cui parlare. — Voleva apparire calmo, freddo, emotivamente tranquillo, ma la vicinanza del corpo di lei lo rendeva impossibile.

Lei lo percepì, e lo abbracciò più forte, stringendolo a sé. — Davvero? Sei diventato importante per me. Mi piace pensare che la nostra relazione potrebbe diventare qualcosa di veramente spec…

Smettila!

La violenza della sua reazione la sorprese a tal punto che si sciolse dall'abbraccio. — Pensavo…

— Tu “pensavi”. Non c'è nulla da pensare, Clarity. Tu non capisci. Tu non capisci nulla di me.

Allarmata dallo scoppio emotivo del padrone, Pip si alzò in volo, alla ricerca di un invisibile nemico. In questo caso il nemico non era visibile perché era lo stesso Flinx.

La quasi dichiarazione d'amore di Clarity distrusse l'equilibrio emotivo che Flinx aveva con tanta cura costruito nelle settimane passate. Non aveva nulla a che fare con il fatto che era attratta da lui in modo così evidente. Era una cosa con cui aveva già avuto a che fare. La vera ragione era che lui si sentiva profondamente attratto da lei, sia mentalmente che fisicamente. Clarity era bella, intelligente, ed anche più vecchia di lui, ma non lo trattava con condiscendenza. Era la prima volta nella vita che provava un così totale coinvolgimento emotivo nei confronti di una donna. Più di chiunque altro era in grado di capire che si trattava di un sentimento sincero. Così affrontava nell'unico modo che conosceva quello che percepiva come un intrusione: ritraendosi, fuggendo, cercando di nuovo di trovare l'obiettività. Era spaventoso scoprire di non riuscire neppure lontanamente ad essere freddo come avrebbe voluto. La realtà dell'amore era infinitamente più difficile da affrontare di qualunque concetto filosofico.

— Che cos'hai, Flinx? Dimmelo.

— Tu non mi conosci realmente. Tu conosci solo quello che ti lascio vedere.

— Allora, fammi vedere ogni cosa, perché io possa capire — lo implorò. — Lasciami una possibilità. Potrei arrivare a conoscerti così bene che potremmo essere felici insieme.

— Non potremmo mai essere felici insieme — disse deciso. — Io non potrò mai essere felice con nessuno.

Il dolore si mescolò alla confusione nella sua voce. — Stai dicendo delle sciocchezze.

Non c'era altro da fare che gettarsi a capofitto. Quel fragile vascello che lo sballottava lungo le rapide della sua vita non avrebbe mai toccato la riva.

— Tu sei un ingegnere genetico, ed anche piuttosto bravo. Certamente avrai sentito parlare della Società Meliorare.

— La… — esitò. Non era certo quello che si aspettava di sentirgli dire. Ma si riprese in fretta. — Fuorilegge della peggior specie. Eugenetisti rinnegati. Operavano manipolazioni genetiche su esseri umani non ancora nati senza approvazione o consenso.

— Esatto. — All'improvviso, Flinx si sentì stanchissimo. — I loro intenti erano onorevoli, ma i loro metodi blasfemi. Violarono ogni legge esistente riguardo la chirurgia genetica del DNA. Ho sentito dire che da allora, oltre a quelle leggi ne sono appositamente state emanate altre per riparare a quello che avevano fatto.

— Che ne è stato di loro? Da quel che ricordo, l'ultimo è stato preso e rinchiuso o gli è stato fatto il lavaggio del cervello molto tempo fa.

— Non tanto tempo fa. Non quanto indicano le fonti ufficiali. Gli ultimi sono rimasti in attività fino a qualche anno addietro. — La fissò con uno sguardo strano. — Come ingegnere genetico legittimato, immagino che tu disapprovi più di qualunque cittadino medio il loro operato.

— Certo, assolutamente. I particolari del loro lavoro non furono mai resi pubblici. Il governo mantenne tutto quanto il più possibile sotto silenzio, ma essendo nel campo, durante i miei studi ho avuto accesso a spizzichi e bocconi di informazioni che hanno superato la rete di sicurezza. So che cosa fecero i Meliorare, o quello che cercavano di fare. Stavano replicando le barbarie del ventesimo secolo prima dell'Amalgamazione solo su scala molto più vasta.

«Ora sono solo storia passata. I Meliorare erano criminali con conoscenze scientifiche. Nulla del loro lavoro riuscirebbe mai ad entrare nelle pubblicazioni legali di ingegneria genetica. Il governo ha ordinato il sequestro su ogni cosa».

— Vero. L'unico problema che non furono in grado di risolvere fu che, mentre potevano mettere sottochiave tutte le ricerche del Meliorare, non potevano fare la stessa cosa per i risultati dei loro esperimenti. Oh, sono riusciti a ritrovarli quasi tutti, hanno curato quelli che si potevano curare, hanno posto fine alle miserie di coloro che non avevano più alcuna speranza di condurre una vita normale. Ma non li hanno trovati tutti. Almeno uno dei soggetti sperimentali delle ricerche dei Meliorare è arrivato all'età adulta senza tradirsi o manifestare seri squilibri. Possono essercene anche molti altri. Nessuno lo sa. Neppure la Chiesa.

— Non ero a conoscenza di questo fatto. Il rapporto finale sulla faccenda, che è materia di lettura nelle storie dell'ingegneria genetica, dice che gli ultimi membri della Società vennero presi e trattati anni fa e che tutto il loro lavoro era stato ritrovato.

— Non tutto — la corresse Flinx. — Non hanno preso tutti. — I suoi occhi non la lasciavano un istante. — Non hanno preso me.

Pip si era finalmente sistemata su un corrimano lì vicino e Scrap si era allontanato da Clarity per stare vicino alla madre. Era confuso e spaventato dallo scoppio emotivo di Flinx, e Pip gli permise di rifugiarsi sotto un'ala.

Clarity fissò il giovane che all'improvviso si era allontanato da lei. Alla fine sorrise, ma fu un sorriso incerto, pieno di tensione.

— Che cosa stai dicendo? “Non hanno preso me”. Non sei abbastanza vecchio per essere stato un membro della Società, neppure nei suoi ultimi periodi.

Questa volta fu il sorriso di Flinx ad essere privo di allegria. — Ti ho detto che non capisci nulla. Non ero un membro della società. Io sono uno degli esperimenti. Buffo, vero? Sembro normale.

— Tu sei normale — rispose lei convinta. — Tu sei più normale di chiunque abbia mai conosciuto. Riservato, certo. Ma questo è un altro segno di normalità.

— Non sono riservato: sono cauto. Mi vesto di ombre per nascondermi, mi tengo nell'oscurità, cercando di non lasciare neppure ricordi dietro di me.

— Nel mio caso non ci sei certo riuscito. Flinx, non stai parlando seriamente. Non hai alcun modo per saperlo con sicurezza.

— Mi trovavo su Moth quando gli ultimi membri della Società combatterono contro le autorità ed entrambi i gruppi si mandarono all'inferno reciprocamente. Stavano combattendo per me. Ma io non sono saltato in aria, sono fuggito. — Non le raccontò in che modo era fuggito, perché lui stesso non aveva idea del come e pensarci lo turbava ancora.

Gli occhi di lei lo scrutavano, senza dubbio per cercare la fronte sporgente, le dita in più, o qualunque altra manifestazione fisica delle possibili mutazioni a cui stava alludendo, pensò Flinx sarcastico. Non avrebbe trovato nulla. I mutamenti del suo corpo erano stati introdotti quando ancora era nel grembo materno. Solo lui credeva che fossero visibili.

— Io non sono nato, Clarity, sono stato costruito. Costruito, concepito da un computer progettista. — Si batté sulla tempia. — Quello che c'è qui è una perversione della natura. Io sono solo un'ipotesi che funziona. Le persone che mi hanno pensato sono morte o hanno subito il lavaggio del cervello, così non esiste più nessuno che sappia che cosa avevano cercato di fare di me.

«Naturalmente sono illegale come i membri della Società. Colpevole per nascita invece che per associazione. Se le autorità scoprissero cosa sono, mi metterebbero sotto tutela e comincerebbero a fare esperimenti. Se scoprissero che sono innocuo e posso essere dichiarato normale, potrebbero lasciarmi libero. In caso contrario…»

— Non puoi esserne certo, Flinx. Non importa quello che hai visto, quello che sei venuto a sapere, quello che ti hanno detto, non hai modo di esserne sicuro.

Ma lui vide che, oltre ad averla sconvolta, la sua confessione l'aveva anche resa incerta. Il suo atteggiamento nei suoi confronti era ancora pieno di aspettativa, ancora affettuoso, ma più ponderato, ora. Le emozioni incontrollate stavano svanendo sotto il peso delle domande che lui le aveva instillato nella mente. Si vergognava di spiare così i sentimenti della ragazza, ma non avrebbe potuto evitare di farlo neppure se avesse voluto. Lei non era più sicura dell'uomo che aveva di fronte. La semplicistica lente attraverso la quale lo aveva guardato fino a quel momento era comunque infranta. E insieme se n'era andato qualcosa che lui temeva di aver perduto per sempre.

Ma non aveva avuto altra scelta. Era importante che lei potesse ritrarsi, che sapesse con quale scherzo di natura avesse a che fare. Perché lui era stato sul punto di innamorarsi perdutamente di lei e non era nella posizione di poterselo permettere. E probabilmente non lo sarebbe mai stato.

— Flinx, non so cosa pensare di quello che mi hai appena detto. Non so come posso crederci, anche se è ovvio che tu ci credi. Tutto quello che so con certezza, è che tu sei buono, gentile e comprensivo. Questa non è una cosa su cui devo pormi delle domande. L'ho visto, l'ho provato. Non credo che nulla di tutto ciò fosse… — esitò prima di pronunciare la parola, — … stato programmato in te prima della tua nascita. Quelle caratteristiche fanno parte della tua personalità e sono quelle che mi hanno attratto in te.

Era convinta di quello che diceva, Flinx lo sapeva. Era una dimostrazione di affetto sincera e senza remore, e questo lo fece tremare.

— Tutti abbiamo dei problemi — proseguì Clarity. — Se c'è anche solo qualcosa di vero in ciò che dici, allora chi meglio di me può capire e aiutarti?

— Tu non hai idea di quello che potrei fare — la ammonì. — Non lo so neppure io. Invecchiando, mi accorgo di cambiare e non sto riferendomi al passaggio dell'adolescenza. È una cosa molto più profonda. È una cosa fisica… qui. — Si toccò di nuovo la tempia.

— Cambiare come?

— Non lo so, non sono in grado di dirlo, è impossibile descriverlo. C'è solo la sensazione che qualcosa di importante stia avvenendo in me. Qualcosa che non posso controllare. Una volta credevo di sapere di che cosa si trattasse, credevo che fosse qualcosa che potevo studiare e imparare a controllare. Ora non ne sono più sicuro. Ho la sensazione che si tratti di qualcosa di molto più grande di quanto avevo pensato all'inizio. E forse anche molto di più di quanto intendessero i miei progettisti. La mutazione continua e dove vada non lo sa nessuno.

«Si pensa che invecchiando si debbano cominciare a trovare risposte alle proprie domande. Invece sembra che continuino a sorgere domande nuove. A volte c'è da impazzire. — Vedendo l'espressione che era comparsa sul viso di lei, si affrettò a rassicurarla. — Non intendo impazzire nel senso di diventare pazzo, ma nel senso di sentirsi frustrati e sconvolti.

Lei riuscì ad esibire un timido sorriso. — Anch'io ho dei momenti simili, Flinx. Li abbiamo tutti. Io voglio solo che noi due stiamo insieme. Credo che se restiamo insieme e se tu arriverai a provare per me quello che io provo per te, non c'è nulla che non possiamo affrontare. Io ho accesso a rapporti segreti. La mia autorizzazione di sicurezza mi offre ampia libertà. La Coldstripe potrà anche essere piccola, ma abbiamo ottimi contatti.

Flinx stava scuotendo la testa. — Non riuscirai mai ad avere accesso ai resoconti della Chiesa che riguardano la Società. C'è un imperativo morale che lo impedisce. Lo so, ci ho provato. Puoi avere accesso alle copie governative con bustarelle e coercizioni, ma non puoi fare lo stesso con la Chiesa.

— Ce la faremo. Tutto è possibile quando si è innamorati.

— Sei così sicura di essere innamorata?

— Non molli di un centimetro, vero?

— Non posso permettermelo. Lo sei?

— Non ne sono sicura, ora. Pensavo di esserlo, ma… quando mai si è veramente sicuri? — Sorrise. — Ecco, vedi, non sei il solo che si lascia turbare da quello che accade dentro di lui. Quello che non capisco è perché continui a respingermi quando tutto quello che voglio è capire e aiutarti. Perché non vuoi lasciare che ti aiuti?

— Perché sono pericoloso. Non è forse ovvio?

— No, non lo è. Il fatto che qualcuno abbia giocherellato con i tuoi geni prima della tua nascita, se poi è vero, non ti rende una minaccia. Quando ti guardo, tutto quello che vedo è un uomo giovane, insicuro di sé e del suo futuro, che ha abbandonato la sua strada per aiutarmi quando ero nei guai, mentre avrebbe potuto facilmente ignorarmi e continuare felice e contento. Un giovane che ha rischiato la sua vita per salvare quella di una sconosciuta. Un uomo che è dolce, gentile e intelligente, anche se ogni tanto un po' cinico. Perché dovrei scorgere una minaccia in tutto questo?

— Perché non sai cosa potrei fare. Perché io non so cosa potrei fare. — Stava quasi supplicandola, desiderava mantenere la distanza che si era creata tra loro, ma al tempo stesso non voleva spaventarla.

— I Meliorare volevano migliorare l'umanità, se non ricordo male. Se la tua mente riflette la tua etica, allora non ho nulla da temere.

— Clarity, tu non vuoi capire, vero?

— Tu hai detto che non potevo. Aiutami a capire, Flinx. — Fece un passo verso di lui, poi si fermò. Voleva disperatamente prenderlo tra le braccia, per confortarlo e dirgli che qualunque cosa ci fosse, tutto sarebbe finito bene. Eppure, allo stesso tempo, non poteva dimenticare che lui l'aveva avvertita che forse era meglio non farlo.

Entrambi erano lacerati tra quello che desiderava il loro cuore e quello che dettava la logica, anche se per ragioni diverse. Avrebbero potuto definire ogni cosa in quel momento, avrebbero potuto mutare il corso della loro vita, in un modo o nell'altro, ma a quel punto la conversazione venne interrotta.

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