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La Sala del Cielo della Croce d’Opale era così diversa che era quasi incredibile pensare che solo tre giorni prima in essa avesse potuto svolgersi una festa.

La Carta Planetaria e la Carta Spaziale erano sempre in posizione dominante, ma la prima era piena di simboli colorati che indicavano la posizione degli spazioporti, delle installazioni difensive, delle fabbriche d’armi e dei centri di conversione, dei centri di energia regolari e straordinari, dei comandi di campo, e simili informazioni di importanza strategica, mentre la Carta Spaziale, nella quale un sistema di prospettiva dava realisticamente l’impressione di tridimensionalità, era piena di simboli simili nella zona di Marte, per indicare le posizioni reali o ipotetiche delle astronavi. Quest’ultima carta, soprattutto, indicava con agghiacciante chiarezza che la Terra poteva disporre soltanto di forze esigue, nello spazio, mentre i marziani, dalle notizie ricevute, dovevano essere in possesso di una grande armata di astronavi.

Il resto della Sala del Cielo era riempito da numerosi pannelli televisivi, quadri di comando, e da molte macchine calcolatrici: tutto era ben visibile dal tavolo centrale, che dominava la situazione. Un intero settore era dedicato ad altre installazioni militari e a comandi speciali della Croce d’Opale. Altri settori collegavano il tavolo di comando con i comandi di campo, i centri di osservazione, le astronavi, e così via.

Ma ora tutti i quadri di comando e i tavoli, all’infuori di quello centrale, erano vuoti. Le macchine calcolatrici non erano in funzione. E le file di pannelli televisivi erano grigie e immobili… sembrava di trovarsi all’interno di un museo.

Una simile espressione di immobilità era visibile sui volti di diversi membri del Consiglio Mondiale, che si trovavano intorno al tavolo centrale. Le eccezioni comprendevano il presidente Shielding, che aveva un aspetto molto irato, sebbene si trattasse di un’ira grave e completamente controllata; Conjerly e Tempelmar, completamente e pericolosamente impassibili; Clawly, anche lui impassibile, ma sul punto di scattare; e Firemoor, il quale, seduto accanto a Clawly, era chiaramente a disagio… pallido, nervoso e sudato.

Shielding, in piedi, stava spiegando per quale motivo la Sala del Cielo era stata sgomberata dalla miriade di operatori e tecnici. La sua voce era fredda come una cascata di acqua gelida.

— … E poi — continuò — quando le fotografie scattate dagli osservatori astronomici hanno provato che non esisteva nessuna astronave straniera nelle vicinanze di Marte, al di là di ogni dubbio… certamente nessuna della grandezza riferita dai rapporti, e nulla di simile a una flotta, neppure qualche asteroide dall’aspetto vagamente dubbio, o qualche corpo meteorico… non ho più esitato. Sotto la mia personale responsabilità ho inviato ordini che hanno arrestato tutti i preparativi di difesa. Questo è avvenuto mezz’ora fa.

Uno dei grigi pannelli del settore della Croce d’Opale si illuminò. Come attraverso una finestra, un giovanotto dal volto aperto e dai capelli biondi osservò la scena. La sala vuota sembrò stupirlo. Si guardò intorno per un istante, poi premette un bottone e disse a Shielding:

— Rapporto del comando di Ricerche Fisiche. È stata notata una leggera variazione delle costanti spaziotemporali in questa stessa zona. La variazione è di natura altamente tecnica, ma è possibile l’influenza di raggi-spia o emanazioni di origine sconosciuta; si tratta di una spiegazione possibile, sebbene improbabile.

Shielding disse duramente:

— Non avete ricevuto l’ordine di sospendere ogni attività?

— Sì, ma pensavo…

— Spiacente — disse Shielding — ma l’ordine si applica anche al comando di Ricerche Fisiche.

— Capisco — disse il giovane e, con un vago cenno del capo, tolse il contatto.

Non ci furono reazioni evidenti, a questa conversazione. Però l’atteggiamento sicuro di Tempelmar e Conjerly divenne anche più marcato… addirittura di disprezzo.

Shielding riprese: — Ora giungiamo all’identità di colui che ha organizzato questo trucco criminale, che — aggiunse cupamente — è già costato la vita di un centinaio di individui, periti in incidenti durante la costituzione delle difese. — Firemoor impallidì e diventò, se possibile, ancora più cupo. — Senza dubbio nella faccenda deve esserci stato un certo numero di complici, soprattutto membri del Settore Extraterrestre. Altrimenti, l’inganno non sarebbe stato possibile. Ma noi siamo molto più interessati dell’identità dei principali istigatori. Mi dispiace dire che non possono esistere dubbi sull’identità di almeno due di essi. La confessione di tre complici ha fatto…

— Centro di Collegamento 3 a rapporto. — Un altro pannello della Croce d’Opale si era illuminato, e il suo perplesso occupante, come l’altro, aveva messo il volume al massimo per richiamare l’attenzione di Shielding. — Il locale Distributore d’Energia Numero 4 ha interrotto il contatto in questo momento, mentre mi descriveva un’inesplicabile diminuzione delle riserve di energia. Inoltre, la presenza di un veicolo sconosciuto è stata segnalata dalla rotonda centrale.

— Non riceviamo rapporti — gridò Shielding. — Per favore, consultate il vostro immediato superiore, per istruzioni.

— Bene — replicò bruscamente l’altro, e tolse il collegamento.

— E così, vedete, signori — commentò amaramente Shielding — come sia difficile fermare un inganno del genere. Malgrado tutti i nostri sforzi, ci saranno altri incidenti prima che le menti ritornino alla normalità. — Fece una pausa, e si voltò. — Clawly e Firemoor, cosa avete da dire per giustificare le vostre azioni, oltre a confessare di essere pericolosi agitatori, o… devo prendere in considerazione anche questa possibilità… di avere escogitato un piano atto a confonderci, per ottenere il potere? Ricordate che non si tratta soltanto di una confessione di complici i quali avrebbero potuto organizzare da soli l’inganno, e poi avere scaricato la responsabilità sui loro superiori. C’è anche la testimonianza di due membri di questo stesso Consiglio, che per il momento possono rimanere anonimi…

— Non ne vedo la ragione — disse Tempelmar.

— Grazie. — Shielding annuì. — Benissimo, allora. La testimonianza di Conjerly e di Tempelmar. — E si rivolse nuovamente agli accusati.

Firemoor abbassò gli occhi, e rabbrividì. Clawly sostenne con franchezza lo sguardo di Shielding. Ma prima che uno dei due potesse rispondere…

— Centro di Collegamento 4! Riferita la presenza di un gruppo di individui armati, vestiti di abiti neri di foggia inconsueta, che avanzano…

— Per favore, non disturbateci! — gridò irritato Shielding. — Consultate i vostri superiori! Dite loro di riferire qualsiasi messaggio al Centro di Collegamento 1!

Questa volta il pannello si spense senza che il suo occupante formulasse una risposta.

Shielding si voltò verso il quadro di comando centrale che si trovava alle sue spalle, e rapidamente tolse i contatti, premunendosi contro ulteriori interruzioni.

Clawly si alzò. Il suo volto era gelido e teso, e mostrava uno strano miscuglio di cupa serietà e di ironica esasperazione di fronte alla cecità degli uomini.

— È stato un trucco — disse freddamente — e io solo l’ho progettato. Ma è stato un trucco assolutamente necessario per preparare il mondo ad affrontare quell’altra invasione, della quale ho cercato di avvertirvi tre giorni or sono. L’invasione la cui avanguardia è già in mezzo a noi. Certo che Conjerly e Tempelmar hanno testimoniato contro di me… perché essi fanno parte dell’avanguardia!

— Voi siete pazzo — disse Shielding con voce atona, abbassando lievemente il capo, come un toro. — Un paranoico. Mi stupisco solo che siate sfuggito agli psichiatri. Tenetelo d’occhio, voi. — Indicò coloro che si trovavano più vicini a Clawly. — Io intanto chiamo gli inservienti.

— Rimanete dove siete, tutti! E voi, Shielding, non schiacciate quel pulsante! — Clawly era arretrato di un passo, e un tubo metallico riluceva nella sua mano. — Dato che credete che io abbia progettato il trucco dell’invasione marziana… ed è vero… forse crederete che io non mi fermerò di fronte a qualche altra morte, stavolta non accidentale, pur di farvi comprendere la verità. Idioti! Non siete capaci di vedere cosa sta succedendo proprio sotto i vostri nasi? Non siete capaci di capire il significato di quei rapporti? Chiamate il Centro di Collegamento 1, Shielding. Avanti, dico sul serio, chiamate il Centro di Collegamento 1!

Ma in quell’istante Firemoor balzò dalla sua sedia addosso a Clawly, gli afferrò le braccia, le piegò dietro alla schiena, fece cadere il tubo metallico. Dopo un altro istante Clawly era a terra, immobilizzato.

— Mi dispiace — ansimò, con aria colpevole — ma dovevo farlo per il tuo bene. Ci siamo sbagliati… sbagliati fino alla pazzia. E ora dobbiamo ammetterlo. Ripensandoci, non capisco come mai…

Ma Clawly non lo guardò neppure. Fissava cupamente Shielding.

— Grazie, Firemoor — disse Shielding, e nella sua voce si udì un evidente sollievo. — Voi dovrete rispondere sempre di molte cose. Non possiamo mettere a tacere la cosa… ma questa vostra ultima azione deporrà certamente a vostro favore.

Questa informazione non sembrò rendere Firemoor particolarmente felice. Clawly, sempre immobilizzato, continuò a ignorarlo e a fissare Shielding.

— Chiamate il Centro di Collegamento 1 — disse.

Shielding ignorò l’interruzione. Sedette.

— Gli inservienti lo porteranno via al più presto. Ebbene, signori — disse. — È il momento di pensare al modo in cui rimediare alla confusione e ai danni provocati da quest’ondata di panico. Inoltre, dobbiamo decidere come regolarci, nel processare i complici. — Ci fu un generale movimento di sedie.

— Chiamate il Centro di Collegamento 1 — ripeté Clawly.

Shielding non sollevò neppure lo sguardo.

Ma qualcun’altro disse:

— Sì. Penso che ora sia bene chiamarlo.

Shielding automaticamente aveva cominciato a eseguire, prima di rendersi conto dell’identità di colui che parlava… e del particolare tono che era stato usato.

Si trattava di Conjerly, e il tono era inequivocabilmente di comando.

Conjerly e Tempelmar si erano alzati, ed erano in piedi, solenni come obelischi… e c’era qualcosa di spiacevole nel loro atteggiamento compiaciuto e intento. Prima che gli altri potessero accorgersene, il centro focale del’attenzione del Consiglio si era spostato da Clawly e Firemoor a queste due nuove figure… o piuttosto a queste due figure vecchie e familiari che erano improvvisamente apparse in una luce nuova e formidabile.

Shielding li fissò per un istante, attonito, come se non li avesse riconosciuti. Poi, con una fretta dovuta alla paura, si voltò e mise in azione un pannello, premendo un bottone sul quadro di comando.

In mezzo alla parete di pannelli grigi, uno si illuminò.

Un uomo in uniforme nera osservò il Consiglio.

— Centro di Collegamento 1 nelle mani dei Servitori — annunciò rapidamente, con voce comprensibilissima, ma dallo strano accento.

Shielding rimase immobile per un istante, poi premette un altro bottone.

— I soldati dei Servitori controllano questa posizione — disse il secondo individuo in uniforme nera, con la medesima laconicità.

Con un ansito incredulo e disperato, Shielding mise in azione tutti gli altri pannelli del settore della Croce d’Opale.

Quasi tuttti mostrarono figure in uniforme nera. Degli altri, quasi tutti erano vuoti.

E poi tutti videro che non tutte le figure in uniforme nera erano semplici immagini televisive. Alcune di esse erano in piedi tra i pannelli, nella Sala del Cielo, e impugnavano delle armi.

Per un’illusione psicologica, le figure di Conjerly e Tempelmar sembrarono diventare più alte.

— Sì — disse Conjerly piano, quasi educatamente. — Il vostro governo… o, piuttosto, quell’assenza di ogni sano controllo che voi chiamate governo… è ora nelle mani esperte dei Servitori del Popolo. Le asserzioni di Clawly erano tutte esatte, sebbene, fortunatamente, noi siamo riusciti a impedirvi il crederle… è stato un inganno necessario. C’è un’invasione, che avviene per il bene di tutti i mondi, e dalla quale trarrete un enorme beneficio. Avviene attraverso il tempo, attraverso una regione che è diventata comune a entrambi i mondi. Questa regione è la nostra testa di ponte transtemporale. E, come è evidente, la nostra testa di ponte coincide con il vostro quartier generale.

Clawly non stava ascoltando. Stava osservando una figura che si stava avvicinando, con gli occhi curiosi e sorridenti fissi su di lui. E anche Firemoor e Shielding e altri cominciarono a guardare, sbalorditi, attoniti di fronte a questo nuovo miracolo.

La figura che si avvicinava era rivestita di abiti di volo la cui fattura elegante la qualificava come una persona di alto rango. Ma per quanto riguardava il fisico e l’aspetto, fino all’ultimo particolare del volto, compresa anche una certa somiglianza di espressione… una vaga ironia sardonica… si trattava del duplicato di Clawly.

Nel modo in cui i due si fissarono ci fu qualcosa di estremamente particolare. Nessuno avrebbe potuto dire quale fosse stato l’inizio, ma quando i due furono l’uno di fronte all’altro, la cosa fu del tutto evidente; erano due uomini che stavano battendosi a duello.

Il volto di Clawly si irrigidì. Il suo sguardo sembrò concentrarsi. Il suo duplicato sobbalzò, come se avesse ricevuto un colpo inatteso. Per un istante sogghignò con aria spiacevole, poi il suo volto si indurì.

Nessuno dei due si mosse. C’erano solo quegli intensi sguardi, accompagnati da guizzi muscolari e da un affanno nella respirazione. Ma tutti coloro che osservavano capirono che si stava combattendo un duello mentale.

Conjerly, aggrottando le sopracciglia, fece un passo avanti. Ma in quello stesso istante apparve un’espressione di terrore improvviso e intenso sul volto contorto del duplicato di Clawly. Il Clawly vestito di nero indietreggiò di un passo, come per evitare di cadere in un pozzo. Emiser un grido inintelligibile, e portò la mano alla fondina.

Ma quando egli sollevò l’arma, i lineamenti del primo Clawly furono percorsi da un sorriso trionfante, stranamente di commiato.

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