13

Molto prima di arrivare a casa di Flanders, Vickers si accorse che qualcosa non andava. La casa era illuminata, dalla cantina all’abbaino. Degli uomini muniti di lanterne si aggiravano intorno, e c’erano altri gruppi di uomini fermi a parlare, mentre lungo la strada le donne e i bambini stavano sulle verande, vestiti alla meglio, in fretta e furia. Era, pensò Vickers, come se tutta quella gente fosse stata in attesa da un momento all’altro di vedere comparire in fondo alla strada qualche sfilata, come accadeva nei giorni di festa… una strana sfilata alle tre del mattino.

Accanto al cancello erano fermi alcuni uomini, e, quando si avvicinò, vide che tra di essi c’era qualcuno che lui conosceva. Vide Eb, il garagista, e Jor, il disinfestatore, e anche Vic, il padrone del drugstore.

«Ciao, Jay,» disse Eb, «siamo contenti che sia venuto anche tu.»

«Salve, Jay,» disse Joe.

«Cosa sta succedendo?» domandò Vickers.

«Si tratta del vecchio Flanders,» disse Vic. «È scomparso.»

«La sua governante si è alzata per fargli prendere non so che medicina,» disse Eb, «e ha scoperto che non c’era più. Per un po’ lo ha cercato, e poi è corsa a chiedere aiuto.»

«Lo avete cercato?» domandò Vickers.

«Abbiamo frugato tutt’intorno alla casa,» disse Eb. «Ma adesso cominceremo a dividerci in gruppetti, e ad andare più lontano. Dovremo organizzarci, fare le cose con un po’ d’ordine.»

Il padrone del drugstore disse:

«In un primo momento, abbiamo pensato che si fosse alzato per tare una passeggiata intorno alla casa, e magari avesse avuto un attacco. Così, per prima cosa, abbiamo cercato vicino.»

«Abbiamo anche frugato la casa da cima a fondo,» disse Joe, «e abbiamo setacciato il prato, e non ne abbiamo trovato neppure l’ombra.»

«Forse è andato davvero a fare una passeggiata,» suggerì Vickers.

«Nessun uomo sano di mente,» dichiarò con fermezza Joe, «se ne va a fare una passeggiata dopo mezzanotte.»

«Be’, ma lui non era sano di mente, credetemi,» disse Eb. «Non che mi fosse antipatico, anzi! Non ho mai visto un vecchietto più gentile ed educato di lui, io, da quando sono al mondo, e ne ho visti molti, lo sa il cielo! Ma lui era proprio un po’ svitato.»

Qualcuno arrivò dal viottolo pavimentato a mattoni, reggendo una lanterna.

«Siculo, sceriffo,» disse Eb. «Sicuro, siamo tutti pronti: quando vuole. Aspettavamo solo che lei ci dicesse cosa fare.»

«Be’,» disse lo sceriffo, «molto non possiamo fare, certamente, finché non viene giorno, anche se manca solo un paio d’ore. Ma ho pensato che, fino a quando non farà abbastanza chiaro per vederci bene, potremmo fare qualche rapida ricognizione qui intorno. Non una vera e propria battuta, quella la faremo dopo, ma qualcosa per non lasciare perdere una possibilità. Gli altri si spargeranno a ventaglio e gireranno il paese, andranno in su e in giù per tutte le strade e i vicoli, e ho pensato che magari alcuni di voi dovrebbero andare a dare un’occhiata lungo il fiume.»

«Per noi va bene,» disse Eb. «Lei ci dica cosa vuole che facciamo, e noi lo faremo.»

Lo sceriffo alzò la lanterna all’altezza della spalla e li guardò.

«Jay Vickers, no? Sono lieto che anche lei ci dia una mano, Jay. Abbiamo bisogno di tutti gli uomini disponibili.»

Vickers mentì, senza sapere perché mentiva:

«Ho sentito il chiasso e sono venuto.»

«Mi pare che lei conoscesse bene il vecchietto. Meglio di tanti di noi.»

«Veniva a fare quattro chiacchere con me, quasi tutti i giorni,» disse Vickers.

«Lo so. L’avevamo notato. Non parlava mai con nessun altro.»

«Be’, avevamo degli interessi in comune,» disse Vickers. «E poi, credo che si sentisse solo.»

«La governante ha detto che era venuto a trovarla anche ieri sera.»

«Sì,» disse Vickers. «Se ne è andato poco dopo mezzanotte.»

«Ha notato qualcosa d’insolito? Qualche differenza nel modo in cui parlava?»

«Su andiamo, sceriffo,» disse Eb. «Non penserà mica che Jay c’entri per qualcosa?»

«No,» disse lo sceriffo, «No, penso di no.» Riabbassò la lanterna, e disse:

«Se andate al fiume, quando ci arrivate, dividetevi. Qualcuno vada verso il monte, qualcun altro verso la valle. Non credo che troverete niente, ma diamo lo stesso un’occhiata. Tornate appena si fa giorno, e allora cominceremo a cercarlo sul serio.»

Lo sceriffo se ne andò, risalendo il viottolo di mattoni e facendo dondolare la lanterna.

«Tanto vale che ci muoviamo,» disse Eb. «Io porto un gruppo lungo il fiume, a valle, e Joe porterà l’altro a monte. Per voi va bene?»

«Per me, sì» disse Joe.

Varcarono il cancello e s’incamminarono lungo la strada, fino all’incrocio con la via trasversale, e poi scesero verso il ponte. Lì si fermarono.

«Dividiamoci,» disse Eb. «Chi vuole andare con Joe?»

Si offrirono parecchi uomini.

«Va bene,» disse Eb. «Gli altri vengano con me.»

Si separarono, e scesero dalla strada alla riva del fiume. C’era una nebbia fredda, lungo la sponda, e nell’oscurità si sentiva il lingueggiare svelto e regolare del fiume. Un uccello notturno lanciò un grido, dall’altra parte: guardando verso l’altra sponda, si poteva vedere la luce delle stelle che si era scheggiata, frantumandosi, contro la corrente rapida.

Eb chiese:

«Credi che lo troveremo, Jay?»

Vickers rispose, lentamente:

«No, non lo credo. Non so dirti perché, ma sono sicuro che non lo troveremo.»

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