IX

Uscimmo ad un chilometro dallo scivolo di accesso. Sparai alle calotte dei filtri e ai bulloni del portello e ci arrampicammo fuori. Avrebbero dovuto essere più furbi, là sotto. Non si fotte Jimmy Cagney.

Non si può.

Quilla June era esausta. Non la biasimavo. Ma non volevo passare la notte all’aperto; c’erano cose là fuori che non avrei voluto incontrare nemmeno di giorno. Stava diventando buio.

Ci dirigemmo verso lo scivolo di accesso.

Blood stava aspettando.

Sembrava debole, ma aveva aspettato.

Mi chinai e gli sollevai la testa. Lui aprì gli occhi e disse: — Ehi! — molto debolmente.

Gli sorrisi. Gesù, era bello vederlo. — Siamo ruisciti a tornare.

Cercò di alzarsi ma non ci riuscì. Le ferite erano in uno stato terribile. — Hai mangiato? — chiesi.

— No. Ho preso una lucertola ieri… o forse era l’altro ieri. Ho fame, Vic.

A quel punto Quilla si avvicinò, e lui la vide. Chiuse gli occhi. — È meglio che ci sbrighiamo, Vic. Possono salire dallo scivolo.

Cercai di sollevare Blood. Era un peso morto. — Ascolta, Blood, andrò a piedi in città e prenderò del cibo. Tornerò presto. Tu aspetta qui.

— Non andare, Vic — disse. — Ho fatto una ricognizione il giorno dopo che tu sei sceso sotto. Hanno scoperto che non siamo arrostiti in quella palestra. Non so come. Forse i loro bastardi hanno fiutato la traccia. Sono rimasto di guardia e loro non hanno cercato di inseguirci. Non li biasimo. Tu non sai cosa vuol dire stare qui fuori di notte, ragazzo… tu non sai…

Ebbe un fremito.

— Calma, Blood.

— Ma ci danno la caccia in città, Vic. Non possiamo ritornarci. Dovremo trovare qualche altro posto.

Questo cambiava le cose. Non potevamo tornare, e con Blood in quelle condizioni non potevamo andare avanti. E io sapevo, com’è vero che sono un singolo, che senza di lui non ce l’avrei fatta. E qui non c’era niente da mangiare. Lui doveva avere del cibo, subito, e delle cure. Dovevo fare qualcosa. Subito.

— Vic — la voce di Quilla June era acuta e lamentosa, — muoviti! Se la caverà. Noi dobbiamo fare in fretta.

La guardai. Il sole stava tramontando. Blood tremava nelle mie braccia.

Lei assunse un’espressione imbronciata. — Se mi ami, vieni!

Non avrei potuto farcela da solo qua fuori senza di lui. Lo sapevo. Se l’amavo. In quella caldaia mi aveva chiesto: sai che cos’è l’amore?

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