ANNOTAZIONI SULL’OTTAVO RACCONTO

Esistono fondati motivi per ritenere che l’ottavo e ultimo racconto sia apocrifo, una manipolazione dell’antica leggenda aggiunta in epoche assai più recenti da qualche narratore desideroso di conquistare l’acclamazione del pubblico.

Strutturalmente si tratta di una storia accettabile, ma l’elaborazione e la fraseologia non sono certo all’altezza dell’abilità narrativa che si può ritrovare nelle altre sette. C’è anche da notare che si tratta troppo evidentemente di una storia. C’è troppa abilità nella raccolta del materiale, nella ripresa dei diversi motivi dell’intera leggenda, nel modo in cui vengono assortiti gli elementi lasciati in sospeso o in ombra nel corso degli altri racconti. Si tratta chiaramente di una costruzione artificiale, e se possiamo lodare l’abilità dell’architetto letterario che l’ha inventata, dobbiamo avere forti dubbi sulla sua origine.

Eppure, mentre negli altri sette racconti non è possibile rintracciare la minima base storica, essendo essi indiscutibilmente leggendari, esiste invece una base storica per quest’ultimo racconto.

È risaputo che uno dei mondi chiusi è stato chiuso perché si tratta di un mondo di formiche. Oggi è un mondo di formiche… ed è stato un mondo di formiche per innumerevoli generazioni.

Non c’è alcuna prova che il mondo delle formiche sia il mondo d’origine sul quale è sorta la civiltà canina, ma non esistono neppure prove sostanziali che smentiscano questa tesi. Il fatto che le ricerche fino a oggi compiute non abbiano rivelato alcun mondo il quale possa vantarsi d’essere il mondo d’origine parrebbe indicare che il mondo delle formiche possa realmente essere quello che veniva chiamato Terra.

In questo caso, ogni speranza di trovare ulteriori prove sull’origine della leggenda è perduta per sempre, perché soltanto su quel primo mondo potrebbero esistere resti di artifatti i quali potrebbero provare al di là di ogni dubbio la verità sull’origine della leggenda. Soltanto su quel primo mondo si può sperare di trovare la risposta alla domanda fondamentale dell’esistenza o meno dell’Uomo. Se il mondo delle formiche è la Terra, allora la città chiusa di Ginevra e la casa sulla Collina dei Webster sono perdute per sempre.

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